Napoli, Ospedale del Mare: I nomi degli arrestati e le società coinvolte

Il sodalizio risultava così in grado di influenzare la gestione delle procedure di approvvigionamento di materiali sanitari da parte della Asl Napoli 1 Centro, procurando elevatissimi benefici economici ai propri componenti

Sono sei le ordinanze impositive degli arresti domiciliari emesse dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura di Napoli, eseguite questa mattina dal Nucleo Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli, nei confronti di: Loredana Di Vico, Vincenzo Dell’Accio, Rosario Dell’Accio, Gennaro Ferrigno, Antonio Dell’Accio e Claudia Dell’Accio tutti gravemente indiziati del reato di associazione per delinquere finalizzata alla consumazione di reati di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e corruzione. Il procedimento origina da plurime segnalazioni pervenute al Nucleo della Guardia di Finanza  di Napoli in ordine a procedure di favore per l’acquisto di beni strumentali di alto costo da destinare a reparti di ospedali della Asl Na1 Napoli Centro. Le indagini – condotte dal Nucleo Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli – Gruppo Tutela Spesa Pubblica – sezione anti corruzione, coordinate dalla Procura di Napoli – consentivano di individuare in Loredana Di Vico dirigente della Unita’ Operativa Complessa “Acquisizione beni e servizi” dell’Asl Napoli 1 Centro il responsabile delle procedure di favore. Di Vico era legata da relazione affettiva e da cointeressenze con Vincenzo Dell’Accio gestore unitamente a componenti della propria famiglia e di un fidato collaboratore di un Gruppo di Società amministrate da prestanomi (L.G.A. S.r.l., Maflamed S.r.l., Vicamed srl, Frag Hospital srl), esercenti attività di impresa nel settore della rivendita di articoli medicali.

Il sodalizio risultava così in grado di influenzare la gestione delle procedure di approvvigionamento di materiali sanitari da parte della Asl Napoli 1 Centro, procurando elevatissimi benefici economici ai propri componenti, in grado di fare acquistare per il tramite delle dette società di intermediazione, macchinari elettromedicali a un prezzo pari sino a 300% di quello di mercato. Il sistema si reggeva sulla attribuzione di indebiti vantaggi corruttivi al dirigente amministrativo Loredana Di Vico e a dipendenti della stessa amministrazione. Le ditte di intermediazione coinvolte, riconducibili alla famiglia Dell’Accio ma intestate a prestanome, avevano un contratto di esclusività con la società che produce gli apparecchi elettromedicali (endoscopi, broncoscopi e altri macchinari della stessa tipologia) che poi venivano venduti all’Asl Napoli 1 Centro a prezzi maggiorati. In precedenza il rapporto era invece diretto, cioè tra Asl e ditta produttrice. L’attività investigativa, che ha preso il via all’inizio del 2017, con alcune perquisizioni dei finanzieri proprio nell’Ospedale del Mare, è stata portata avanti anche attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali e i primi approfondimenti sono stati condotti dalla Guardia di Finanza secondo le linee guida dell’Anac. Il sistema, secondo l’accusa, era fondato sui vantaggi corruttivi della dirigente amministrativa Loredana De Vico e di alcuni dipendenti della stessa amministrazione. Infine un medico di una struttura dell’Asl Napoli 1 Centro è indagato per corruzione.

 Reazioni, una nota del Governatore Vincenzo De Luca – Pieno sostegno all’azione della Magistratura e della Guardia di Finanza. Continueremo con estremo rigore a ripulire di tutte le incrostazioni parassitarie e di tutte le irregolarità  gestionali l’intera sanità  campana”. Cosi’ in una nota il governatore della Campania, Vincenzo De Luca. È un lavoro immane, pienamente in corso”, prosegue il presidente che conclude: “Ferma restando la piena fiducia nell’intervento della Magistratura per l’accertamento dei fatti e delle responsabilità, siamo impegnati a cancellare tutti i restanti residui di passate gestioni clientelari”.

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