Sottoscritta e inviata una lettera-appello
Diciotto associazioni, riferimenti territoriali di Napoli Nord scendono in campo e diffondono una lettera-appello al neo ministro dell’ambiente Sergio Costa. Lettera-appello sottoscritta dall’Associazione Insieme per Chiaiano; giornale “Napoli Area Nord”; WWf Napoli; Cgd Napoli; Rete e Soccorso per i Diritti; Comitato 25/80 per la Ricostruzione; Associazione “La Lampada di Scampia”; Associazione Notre Napule ‘a Visionarie; Associazione Volontari Ripuliamo Napoli; Associazione Plajanum; Associazione Askleplos; Associazione di Promozione sociale Gente Green; Pro Loco Soul Express Marianella; Associazione San Raffaele Arcangelo di Chiaiano; Associazione Porte Invisibili; Associazione Lo Sguardo che trasforma; Associazione Assimea; Associazione Agritettura 2.0. “Salutiamo positivamente la nomina del generale Costa – scrivono le associazioni – Finalmente alla guida di un delicato ed importante ministero è stata chiamata una persona che, negli anni, ha dimostrato un forte attaccamento al dovere dimostrando coi fatti la volontà di combattere le ecomafie. Grazie alle sue inchieste si è scoperta la terra dei fuochi in Campania e la discarica dei rifiuti nel territorio del Parco Nazionale del Vesuvio”. Le rappresentanze sociali del territorio hanno invitato il ministro Costa ad effettuare un sopralluogo istituzionale sul territorio di Napoli Nord, in particolare a Chiaiano. “Vorremmo se possibile che Lei in questa sua visita fosse accompagnato dal professor Franco Ortolani che ci è sempre stato vicino sia come persona che come professionista soprattutto nei momenti più difficili nella battaglia per chiusura della discarica”. Le associazioni presentano proposte concrete. “A Napoli Nord vive una popolazione di età media intorno ai 29 anni, la più giovane in città, questo vuol dire che gran parte dei Napoletani del futuro saranno soprattutto loro – sottolineano – Risulta quindi facile dedurre che incidere su di essi oggi, migliorando la loro qualità di vita oggi, a cominciare dai trasporti, direttamente incidenti sullo sviluppo, significa orientare il futuro anche dell’intera città a- aggiungono ancora – Occorre quindi individuare anche per Napoli Nord un profilo su cui provare a puntare anche per lo sviluppo economico, dare vita ad un progetto che affidi una nuova “missione” provando a partire mettendo meglio a frutto le grandi risorse già esistenti: Il Parco dei Camaldoli e quello delle Colline innanzitutto, una seria valorizzazione dei progetti di agricoltura, la realizzazione del Polo per un nuovo artigianato”. Il Parco Metropolitano delle Colline di Napoli si estende per 2215 ettari nella parte nord-occidentale della città, da Chiaiano abbraccia l’intero sistema collinare di Napoli, tranne Posillipo, toccando alcuni paesi della provincia. Il Parco promuove un modello di sviluppo sostenibile, teso alla valorizzazione dei beni storici, con la riqualificazione dei centri storici di periferia, di quelli rurali e naturali con la conservazione delle aree verdi e di quelli culturali, con la rivalutazione dell’agricoltura periurbana. “Quest’area rappresenta il luogo dove sperimentare importanti interventi di trasformazione urbana su scala metropolitana capaci di ridisegnare la città e attivare processi economici ed occupazionali basati sull’industria del tempo libero e del turismo ambientale e culturale paragonati agli interventi realizzati in città quali Parigi, Berlino e Barcellona – concludono – Preservare il parco, significa tutelare la non contaminazione di una zona tradizionalmente a vocazione rurale: apicoltura, allevamento di ovini e coltivazione della ciliegia, favorire sviluppo eco sostenibile e lavoro buono per i giovani disoccupati”