Napoli, de Magistris:”No a 80% dei lavoratori in Smart Working. Le mail non possono sostituire il lavoro”

Nel capoluogo partenopeo i sindacati hanno proposto di utilizzare 600 giardinieri per il lavoro a distanza

Troppo Smart Working, troppo Telelavoro nella Pubblica Amministrazione non va bene, ci vuole un giusto equilibrio. Troppi gli eccessi e abusi. Molti lavoratori dell’Inps e degli uffici comunali, per esempio, continuano ad operare da  mentre aumentano disagi e difficoltà  per i cittadini-utenti. A Napoli, i sindacati hanno proposto i 600 giardinieri per il “lavoro a distanza”. Una proposta oscena, assurda.  Sulla questione è intervenuto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris.”Non si può pensare che il 70-80 per cento dei lavoratori continui in Smart Working perché le mail, le chat, le videoconferenze non possono sostituire il lavoro per cui siamo stati abituati a crescere come Paese ed è sbagliato anche per l’economia delle nostre città – ha sottolineato la fascia tricolore partenopea in un’intervista a La7 –  Credo che serva un giusto equilibrio e ritengo che ci si potrebbe attestare su una percentuale di dipendenti in smart working non superiore a 1/3′‘. Troppo smart working non va bene perché ferma una economia legata al lavoro (Bar, trattorie, negozi). E non solo. Bisogna considerare che il prodotto lavorativo finale è fatto dal confronto, guardarsi negli occhi, discutere, litigare, trovare la sintesi. Il prodotto lavorativo non si può ridurre ad uno scambio di mail o messaggi su WhatsApp.

CiCre

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