Alta incidenza di tumore nel quartiere
I cittadini di Cavalleggeri d’Aosta, i comitati di lotta e i movimenti di Bagnoli e del territorio flegreo preparano la manifestazione di lotta indetta per mercoledì 8 agosto alle 17,30 in piazza Neghelli per il diritto alla salute e contro l’installazione di ripetitori telefonici sui piloni dell’ex Funivia. Tacciono gli esponenti delle istituzioni cittadine. Gli esponenti dell’amministrazione comunale di Napoli non hanno assunto nessuna posizione in merito. Tace il sindaco Luigi de Magistris. Tace il vice sindaco e assessore all’ambiente Raffaele del Giudice (il suo assessorato avrebbe concesso il “silenzio assenso” alla richiesta di autorizzazione presentata dall’azienda esecutrice dei lavori). Tacciono i consiglieri comunali di maggioranza e dell’opposizione di centro destra.
Sulla questione sono intervenuti i consiglieri di municipalità del Movimento 5 Stelle, i movimenti e i comitati di lotta presenti sul territorio flegreo e il presidente della decima municipalità, Diego Civitillo. Il Presidente della decima municipalità ha inviato un nota alle istituzioni per procedere immediatamente la sospensione cautelativa dei lavori. Ho inviato una nota al vice sindaco e assessore all’ambiente Raffaele del Giudice, all’Asl, all’Arpac e al presidente della Mostra d’Oltremare richiedendo la documentazione e il monitoraggio ambientale e sanitario – ha sottolineato Civitillo – Servono maggiori informazioni in assenza delle quali è opportuno sospendere le attività. Le valutazioni in questo campo devono essere attente e circostanziate soprattutto dal punto di vista sanitario e ambientale”. E non solo. La società T.M.B, impegnata nell’installazione degli impianti avrebbe costruito anche opere murarie su terreni privati. E’ necessario verificare anche le autorizzazioni per queste attività”.
Cittadini infuriati. Cavalleggeri è piena di ripetitori mentre aumenta il numero delle persone ammalate. Fuorigrotta, Cavalleggeri d’Aosta e Bagnoli sono i quartieri dove c’è un’ alta incidenza di tumori, a stabilirlo uno studio condotto alcuni anni fa dall’Associazione Napoletana Giovani Ricercatori, commissionato dal Comune di Napoli dalla ex assessora Pina Tommasielli. Un dettagliato e articolato lavoro basato sulla mappatura delle municipalità basato su tre banche dati: l’Istat, i certificati di morte del comune di Napoli e i dati ReNcaM della Asl Napoli 1. In un arco di tempo che va dal 2004 al 2009, lo studio ha evidenziato, un aumento del tasso di mortalità, di incidenza e prevalenza del mesotelioma, un tumore strettamente collegato all’attività lavorativa industriale e correlata all’utilizzo industriale dell’amianto.
Ciro Crescentini