La morte di George Floyd: gli assi del basket protestano sfilando tra la gente con il pugno alzato

 

C’era anche Tyrone Carter campione Superbowl

Pugno alzato alla Tommie Smith tra la folla: sfilano anche gli assi del basket Usa e del football tra la gente di Minneapolis che protesta per la morte di George Floyd. Sei giocatori della Nba, la lega del basket fermatasi dopo la pandemia (potrebbe riprendere il 31 luglio), hanno sfilato in mezzo alla folla a Minneapolis nelle manifestazioni di protesta. Secondo quando documentano le immagini postate sui social e diffuse da alcuni media, JR Smith, attualmente ‘free agent’ e Karl-Anthony Towns, star dei Minnesota Timberwolves, hanno sfilato accanto all’ex giocatore Nba Stephen Jackson, campione nel 2003 con San Antonio, che era amico personale di Floyd (i due erano cresciuti insieme in Texas), e all’attore Jamie Foxx. Erano con lui anche quando Jackson ha improvvisato una conferenza stampa in strada. Su Twitter molti utenti hanno sottolineato la presenza e l’atteggiamento di grande dignità di Towns, che di recente ha perso la madre, morta per coronavirus. “Sono qui perché non voglio che venga sminuita la figura di George Floyd. Il mio gemello. Molte volte, quando la polizia commette degli errori, la prima cosa che cerca di fare è insabbiare tutto, e spesso fruga nel passato delle persone per farti passare per un criminale, cercando quindi di far passare per inevitabili le proprie azioni – haaffermato Stephen Jackson –  Ma quando mai l’omicidio è considerabile una opzione inevitabile o che ne valga la pena? Questo avviene solo quando si tratta di un uomo di colore. Se guardate l’uomo che aveva il ginocchio sul collo di mio fratello, e che gli ha tolto la vita con una mano in tasca, aveva disegnato sul viso quel genere di sorrisetto che dice: “Io sono protetto.” Ma hanno protestato in strada, tutti con la mascherina anti Covid 19 sul volto, anche Jordan Clarkson degli Utah Jazz, Jaylen Brown dei Boston Celtics, Justin Anderson dei Philadelphia 76ers (che reggeva un cartello con il disegno del pugno chiuso) e Malcom Brogdon degli Indiana Pacers, armato di megafono per dare ancora più voce all’indignazione sua e generale. Ma in prima fila c’era anche l’ex star del football americano Tyrone Carter, vincitore del Super Bowl 2008 con Pittsburgh ma anche ex dei Minnesota Vikings: era in prima fila, con giubbetto protettivo e pugno alzato alla Tommie Smith. La sua presenza non è passata inosservata

CiCre  

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