La Campania va in zona gialla, ecco le nuove regole

Spostamenti, scuola, ristorazione, teatri, musei, sport: le disposizioni in vigore dal 26 aprile sul territorio regionale

Una sola settimana in zona arancione, e la Campania – a sorpresa – passa in zona gialla. Da lunedì, dunque, la morsa si allenta un po’. L’ordinanza del ministro della Salute – a seguito della riunione in Cabina di regia – dettata dal miglioramento di alcuni parametri. Tra questi, anzitutto, l’Rt, o indice di contagiosità, scesa sotto 1: ora è 0.92. Zona gialla anche buona parte delle altre regioni.  In rosso resta solo la Sardegna (divenuta zona bianca il 1 marzo). In arancione, alla Valle d’Aosta si aggiungono Basilicata, Calabria, Puglia e Sicilia. Queste le regole in vigore dalla prossima settimana in Campania. Fermo restando che, in tutto il Paese, rimane obbligatorio il distanziamento interpersonale e l’utilizzo della mascherina anche all’aperto, salvo per i bambini al di sotto dei 6 anni e per chi fa attività sportiva. Sono sempre consentiti gli spostamenti in entrata e in uscita dal territori; fino al 15 giugno almeno, tuttavia tra le 5 e le 22 è ammesso un solo spostamento una volta al giorno verso un’abitazione privata, in un massimo di 4 persone oltre ai minorenni sui quali si esercita la responsabilità genitoriale. Con i negozi già aperti, da lunedì via libera anche a ristoranti bar, pub, gelaterie, pasticcerie “con consumo al tavolo esclusivamente all’aperto, anche a cena”, nel rispetto degli orari del coprifuoco, dunque con chiusura alle 22, e dei protocolli di sicurezza. L’apertura dei locali al chiuso, solo a pranzo, è invece fissata dal decreto al 1 giugno. Senza limiti orari, infine, la ristorazione negli alberghi e nelle strutture ricettive. I centri commerciali resteranno chiusi nei week end fino al 15 maggio. Lunedì riapertura anche per i musei: possibile assistere agli spettacoli in sale teatrali, sale da concerto, cinema, live club e in altri locali o spazi anche all’aperto. In questi casi, obbligatoria la prenotazione dei posti a sedere e il rispetto di un metro di distanza tra gli spettatori (ad eccezione dei conviventi). La capienza non può essere superiore al 50% di quella massima autorizzata e comunque non possono esserci più di mille spettatori all’aperto e 500 al chiuso. Sempre da lunedì si torna a fare qualsiasi tipo di sport all’aperto, anche di squadra e di contatto, ma senza poter utilizzare gli spogliatoi. Per la riapertura delle piscine, all’aperto, bisognerà attendere il 15 maggio mentre per le palestre il 1 giugno. Restano invece vietate tutte le attività in sale da ballo, discoteche e le feste private. Per evitare gli assembramenti da movida, i sindaci hanno la possibilità di disporre per tutta la giornata o in determinate fasce orarie la chiusura di strade o piazze nei centri urbani. Dal 26 aprile nuove regole anche per la scuola: infanzia, elementari e medie saranno in presenza al 100%, mentre per le superiori la percentuale minima di studenti in presenza è del 70%, fino al 100%. In Campania, tuttavia, un’ordinanza regionale può limitare tale soglia, abbassandola fino al 50%. Dal vivo, infine, anche esami e tesi di laurea nelle università, dove viene suggerita l’attività didattica “prioritariamente in presenza”.

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