Inceneritori, Cafiero de Raho perplesso: “In Europa anche altri sistemi di smaltimento”

Il procuratore nazionale antimafia: “Ogni volta che si crea un problema di emergenza rifiuti, c’è un’omissione e un ritardo della politica. Delle scelte vanno fatte per evitare di portare fuori i rifiuti e pagare il doppio del prezzo rispetto al resto degli altri paesi”

Costruire altri inceneritori in Campania, come pretende Salvini? Non per forza. “Ci sono strumenti di smaltimento diversi in Paesi esteri come Svezia e Norvegia» afferma il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Federico Cafiero de Raho, intervenendo a Napoli all’apertura della conferenza nazionale su sicurezza e legalità. Tuttavia “delle scelte vanno fatte per evitare – aggiunge – di portare fuori i rifiuti e pagare il doppio del prezzo rispetto al resto d’Europa e continuare, così, a indebitarci”. Ma bisogna anche “pensare alla salute dei cittadini con soluzioni effettive. Questo è fondamentale e quale sia la soluzione – sottolinea il procuratore- dovrà stabilirlo chi sa quali possono essere gli effetti sui territorio di installazioni che bruciano i rifiuti”. Cafiero, inoltre, ricorda: ogni volta che “si crea un problema di emergenza rifiuti, c’è un’omissione e un ritardo” e “i soggetti che devono provvedere devono smetterla di arrivare a queste situazioni. La responsabilità è di chi deve provvedere e non lo fa”. E per le infiltrazioni mafiose negli appalti dei rifiuti, il magistrato suggerisce l’adozione di “una banca dati” e “agenti sotto copertura”.

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