La Camera Statunitense ha approvato un nuovo pacchetto di 60 miliardi di forniture di armi in favore del regime ucraino
La Camera degli Stati Uniti ha approvato un ulteriore pacchetto di aiuti al regime ucraino per 60 miliardi. Ora il provvedimento sarà esaminato dal Senato per il voto di martedì e poi arriverà sulla scrivania di Joe Biden per la firma, le prime forniture di armi e munizioni potrebbero arrivare in Ucraina già la prossima settimana. Le ulteriori forniture di armi sono un ulteriore messaggio di guerra contro la Russia. Il capo del regime ucraino Volodymyr Zelensky ringrazia ma ripete come un mantra che la resistenza e la vittoria passano per i cieli. “I Patriot possono essere definiti sistemi di difesa aerea solo se funzionano e salvano vite umane invece di restare immobili da qualche parte nelle basi di stoccaggio. I Patriot devono essere in mano agli ucraini in questo momento”.
Intanto, fanno riflettere le ultimissime dichiarazioni del premier ungherese Vikton Orban “Siamo a un passo dall’invio di truppe da parte dell’Occidente in Ucraina – ha detto Orban – Si tratta di un vortice di guerra che può trascinare l’Europa nel baratro. Bruxelles gioca col fuoco – ha proseguito il leader magiaro – In Europa l’atmosfera è quella della guerra e la politica è dominata dalla logica della guerra. Vedo la preparazione alla guerra da parte di tutti”. Orban ha precisato però che il suo Paese “deve restarne fuori. Questa non è la nostra guerra. Non la vogliamo e non vogliamo che l’Ungheria torni ad essere il giocattolo delle grandi potenze”.
La Federazione Russa attraverso la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ribatte “L’immersione sempre più profonda degli Usa in una guerra ibrida contro la Russia si tradurrà nello stesso clamoroso e umiliante fiasco avvenuto in Vietnam e Afghanistan”. “In ogni caso, i tentativi febbrili volti a salvare il regime neonazista di Zelensky sono destinati al fallimento. Gli scopi e gli obiettivi dell’operazione militare speciale saranno pienamente raggiunti”, ha concluso.
Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente del parlamento russo Vyacheslav Volodin
“Con la loro decisione, gli Stati Uniti costringono l’Ucraina a combattere fino all’ultimo ucraino, seppellendo finalmente l’economia e privandola di un futuro”. Volodin si è detto “sicuro che l’assistenza americana non cambierà la situazione sul campo di battaglia” e che “il regime di Kiev sarà sconfitto“
CiCre