Il ministro Sangiuliano in lacrime al Tg1:”Chiedo scusa a mia moglie e a Giorgia Meloni. Non sono ricattabile”

“Con Maria Rosaria Boccia avevo una relazione, anche per questo ho revocato l’incarico”

Il ministro della Cultura Gennaro  Sangiuliano va in Tv, al Tg 1, per un’intervista esclusiva di 20 minuti, per chiedere scusa alle persone a lui care, coinvolte nella viceda: la premier Giorgia Meloni e il governo tutto, “per l’imbarazzo”, i suoi collaboratori ma soprattutto la moglie, “una persona eccezionale”. Il ministro conferma ancora una volta la sua versione dei fatti: nessuna divulgazione dei documenti riservati del G7 Cultura e nessun euro pubblico è stato speso per pagare le trasferte con Maria Rosaria Boccia.

Avevamo una relazione, anche per questo ho revocato l’incarico” dice a proposito della mancata nomina dell’imprenditrice e influencer al ruolo di consigliera per i Grandi Eventi. Per lei, aggiunge, “non ho mai speso soldi pubblici, ho pagato tutto io”. E dunque, “non sono ricattabile” ripete mostrando al direttore del tg, Gian Marco Chiocci, i suoi dati bancari e i biglietti del treno per Milano e dell’aereo per Taormina, presi insieme a Boccia. “Sono stati pagati da me – precisa – con la carta credito che fa riferimento al mio conto personale”.

I viaggi non sono mai stati pagati con un euro pubblico” – ha detto ancora il ministro Sangiuliano elencando i viaggi compiuti con Maria Rosaria Boccia, mostrando i biglietti di treni e aerei che il titolare del dicastero ha detto di aver pagato personalmente.


A Riva Ligure ha pagato il sindaco con suoi soldi personali – ha spiegato il ministro – Il ministero ha un budget che ho rispettato. Spesso dico agli organizzatori degli eventi che se vogliono la mia presenza devono pagare le spese perché non posso superare il budget. A Sanremo ho presentato la biografia di Prezzolini e ha pagato l’organizzazione della rassegna ‘I martedì letterari’. L’organizzatrice aveva una conoscenza antecedente con Boccia e aveva piacere che lei ci fosse”. “Sono cinque le trasferte – ha riassunto il ministro – In tre casi ho pagato io. A Pompei non c’era trasferta perché lei vive lì. A Riva ha pagato il sindaco e a Sanremo l’organizzazione”


Sangiuliano si sofferma sui rapporti intercorsi con Maria Rosaria Boccia. “Mi pesa parlare di questo. È un rapporto personale affettivo” confessa. “Il nostro rapporto è iniziato un po’ di tempo dopo la nostra conoscenza. Ci siamo conosciuti nella prima decade del mese di maggio e a fine luglio, inizio agosto il rapporto si è esaurito” – aggiunge Sangiuliano.

Rispondendo ad una domanda sulle ragioni del risentimento di Maria Rosaria Boccia, il ministro ha dichiarato: “Posso comprendere la delusione sentimentale di una persona nei miei confronti anche perché io ho più volte ribadito, soprattutto nell’ultima fase, che non intendevo lasciare mia moglie, che è la persona più importante della mia vita, una persone eccezionale. Oppure la delusione per la mancata nomina, che non poteva avvenire perché io privilegio l’istituzione alla convenienza personale”. A proposito della telefonata intercorsa ieri con Boccia ha spiegato: “L’ho fatta per dirle di essere corretta e precisa nelle sue affermazioni. Questo era il motivo della telefonata”.

Sangiuliano è pronto a lasciare l’incarico: “Sono disponibile a dimettermi un minuto dopo che Meloni me lo chiede”, ma “l’ho rassicurata anche con prove documentali che è tutta una vicenda di gossip”, e la premier “mi ha detto di andare avanti e di chiarire bene, in punto di verità. Mi ha detto: sii sempre sincero e dì sempre la verità”. Anche perché, ribadisce, “non sono ricattabile”.

CiCre


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