Giffoni Sei Casali, medici di famiglia assenti

Il Sindaco riscrive al Prefetto, Regione, ASL e Procura della Repubblica di Salerno

Francesco Munno, Sindaco di Giffoni Sei Casali, dirama una seconda nota a distanza di poche settimane dalla prima per denunciare, ancora una volta, la mancanza di medici di famiglia sul proprio territorio e la richiesta urgente di un tavolo tecnico in prefettura.

Queste le parole del Sindaco, Francesco Munno:

Illustrissimo Signor Prefetto, ad un mese e mezzo dal mio accorato appello circa la situazione in cui versa il Comune da me rappresentato in relazione alla mancanza di medici di base, devo purtroppo constatare che la situazione non è assolutamente in corso di risoluzione, ma, al contrario, diventa ogni giorno più incresciosa e, per certi versi, addirittura surreale.

Per la quarta volta i medici che sono stati assegnati provvisoriamente al nostro territorio dopo pochi giorni dal loro insediamento hanno dato le dimissioni in modo improvviso e incomprensibile e senza nessun preavviso, lasciando nello sconcerto sia noi Amministratori che tutti i cittadini.

La mia indignazione è resa ancora più forte dal fatto che, nonostante la risoluzione della problematica non riguardi in alcun modo il Comune e le sue competenze, purtroppo, come già Le ho ben rappresentato nella precedente nota, il bersaglio è facilmente individuabile nel sottoscritto e nell’Amministrazione, che ha comunque cercato di mediare e di sostenere i cittadini, pur restando sempre nell’ambito delle proprie competenze e rispettando i limiti del proprio ruolo.

Le ribadisco la totale disponibilità del Comune fin dal primo momento della situazione emergenziale, anche grazie alla collaborazione dei ragazzi volontari del Servizio Civile, soprattutto per le persone più anziane e meno avvezze a SPID, a piattaforme, a mail e a qualunque mezzo informatico.

I nostri concittadini vengono puntualmente presi in giro con assegnazione di medici che poi si rivelano “comete” che appaiono e scompaiono improvvisamente con comprensibile sconcerto e indignazione popolare.

Come già ho avuto modo di riferirle, non so ormai quante volte mi sono recato presso l’ASL che, purtroppo, ha potuto dare solo soluzioni temporanee.

Non voglio ripetermi, ma voglio nuovamente sottolineare i disagi, dei circa 3500 miei concittadini che ormai non sanno più a quale santo votarsi per richiedere prescrizioni per visite o medicinali, per non parlare dei piani terapeutici, vitali per chi è affetto da malattie croniche gravi, e delle prestazioni ospedaliere e ambulatoriali che prevedono indagini strumentali specifiche.

Ogni volta che viene nominato un nuovo medico provvisorio, sembra finalmente che la situazione sia in fase di risoluzione, ma purtroppo, ogni volta inspiegabilmente per un motivo o per un altro vengono presentate le dimissioni e, di conseguenza, file di cittadini prendono d’assalto il mio ufficio per le giuste rimostranze, decine di telefonate di protesta giungono alla mia segreteria e tanti concittadini si rivolgono al Comune addebitando allo stesso la colpa di quanto accade.

Sinceramente non possiamo più sostenere questa situazione che sta rasentando l’assurdo, anche perché come Sindaco, mi rendo conto che fattivamente e concretamente non sono messo nelle condizioni di poter fare nulla e, allo stesso tempo, vengo individuato come massimo responsabile dalla mia comunità. Non è accettabile e soprattutto non è giusto.

La mia richiesta, pertanto, è quella di convocare ad horas un tavolo tecnico con i soggetti interessati, nel corso del quale si possa affrontare serenamente ma in maniera rapida, chiara e definitiva questa situazione, con l’assegnazione al territorio di Giffoni Sei Casali di 3 medici di base di ruolo e non provvisori, come già avevo richiesto nella mia precedente nota o in alternativa l’immediata approvazione delle zone carenti.

Sono fiducioso nel suo autorevole intervento e ribadisco, Signor Prefetto, che la mia priorità come massima autorità di Sanità Pubblica, è sempre e comunque il benessere fisico e la serenità dei miei concittadini“.

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