Eni Viggiano, indagato compagno del ministro Guidi. Lei intercettata: “Domani passa l’emendamento”

Nell’inchiesta della dda di Potenza 5 persone ai domiciliari, accusate di traffico e smaltimento illecito di rifiuti. Gianluca Gemelli iscritto nel registro per l’ipotesi di traffico di influenze: avrebbe ottenuto vantaggi patrimoniali da un dirigente Total sfruttando la relazione con l’esponente del governo, che in una conversazione con lui parla di un emendamento contestato dagli ambientalisti, che riguarda anche la Total

C’è la vicenda del compagno indagato nell’inchiesta della Dda di Potenza. E quella dell’intercettazione in cui incappa lo stesso ministro dello sviluppo, terreno minato perché si parla di emendamenti. E’ bufera su Federica Guidi (non coinvolta nell’inchiesta) per gli ultimi sviluppi dell’indagine che ha portato agli arresti domiciliari cinque tra funzionari e dipendenti del centro oli Eni a Viggiano, nel Potentino, accusati a vario titolo di “attività organizzate per il traffico e lo smaltimento illecito di rifiuti”. Tra gli indagati anche Gianluca Gemelli, convivente del ministro, a cui viene contestato il traffico di influenze. Quali condotte sono ritenute sospette dal gip? “Sfruttando – si legge nell’ordinanza – la relazione di convivenza che aveva con il Ministro allo Sviluppo Economico, Federica Guidi, indebitamente si faceva promettere e quindi otteneva da Giuseppe Cobianchi, (dirigente della Total, ndr) vantaggi patrimoniali”.

 

GUIDI INTERCETTATA: “DOMANI PASSERA’ QUELL’EMENDAMENTO” – Nell’ordinanza si legge anche un’intercettazione in cui Federica Guidi parla con Gemelli il 5 novembre 2014. Il compagno, conversando con il ministro, “apprendeva da costei – scrivono i giudici – che sarebbe stato reinserito nella legge di stabilità un emendamento (recante il numero progressivo 2.9818 ed individuabile nell’emendamento al disegno di Legge n. 2619-bis-B, corrispondente a quello che nell’originario testo del decreto Sblocca Italia riportava il o0 37.52 del Governo, ossia quello “volto a inserire le opere relative al trasporto e allo stoccaggio di idrocarburi”, inserito nel testo originario del decreto “Sblocca Italia” e “bocciato” alle ore 5 del giorno venerdì 17 ottobre 2014 durante la discussione in commissione parlamentare ), emendamento che sarebbe stato di estremo interesse per la Total soprattutto in relazione al progetto Tempa Rossa”. Guidi afferma: ” … e poi dovremmo riuscire a mettere dentro al Senato se.. è d’accordo anche “Mariaelena” ( il ministro Boschi, ndr ) la. .. quell’emendamento che mi hanno fatto uscire quella notte, alle quattro di notte …! Rimetterlo dentro alla legge… con l’emendamento alla legge di stabilità e a questo punto se riusciamo a sbloccare anche Tempa Rossa. .. ehm ..dall’altra parte si muove tutto!”. Gemelli chiede se la cosa riguardi anche gli amici della Total, clienti di Tecnimont (“quindi anche coso … anche … va be’, i miei amici de … i clienti di Broggi”). Guidi replica: “Eh, certo, capito? … certo … te l’ho detto per quello!”). L’ emendamento in questione, approvato all’ultimo momento nel dicembre del 2014,  serviva a dare il via libera al progetto di estrazione di petrolio Tempa Rossa, contestato dalle associazioni ambientaliste.

Condividi sui social network
  • gplus
  • pinterest