Elezioni, Luigi Di Maio si allea con Tabacci perchè non ha la forza di raccogliere firme

Ennesimo salto della quaglia di “Giggino ‘a poltrona”

L’ex pentastellato Luigi di Maio compie un secondo salto della quaglia. Non è in grado di raccogliere le firme per presentare la lista di “Insieme per il Futuro” e chiede aiuto Bruno Tabacci e il suo Centro democratico. Di Maio, definito “Giggino ‘a poltrona” dalla base pentastellata ha perfezionato un’intesa con l’esponente democristiano per presentarsi insieme alle elezioni utilizzando il simbolo del Centro Democratico.

Il soccorso politico, che si veste da “nuovo progetto” con tanto di lancio ufficiale lunedì mattina a Roma ( “sarà  l’evoluzione di Insieme per il futuro”, confermano dall’entourage del ministro) si traduce infatti più prosaicamente nel sollevare dall’obbligo di raccolta firme per presentare le liste entro il 22 agosto. E 60 mila firme sono quelle necessarie per quei simboli che non hanno avuto una rappresentanza autonoma in Parlamento dall’inizio della legislatura.

Un compito, dunque, quasi impossibile che Tabacci conosce bene. Non è infatti la prima volta che il sottosegretario corre in aiuto di altre forze politiche. Lo ha fatto nel 2018 con +Europa e due anni dopo con i responsabili del governo Conte.

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