Raid in un teatro, in un ristorante, intorno allo stadio dove si giocava Francia-Germania. Militanti Isis celebrano su Twitter. Dichiarato lo stato di emergenza

PARIGI – Per Parigi è l’11 settembre. Almeno sette attentati diversi e simultanei. Un inferno mai visto nella Parigi del dopoguerra, pur colpita dagli assalti terroristici di quest’anno. Almeno 158 vittime registrate. Il primo conflitto a fuoco, a colpi di kalashnikov, ha fatto undici morti in un ristorante del decimo arrondissement, vicino a Rue Bichat nella zona del Canale Saint Martin Il secondo fa 112 morti a Le Bataclan, locale dove si stava svolgendo un concerto della band americana Eagles of Death Metal. Tre terroristi hanno falciato senza pietà chiunque fosse a tiro. All’inizio hanno preso in ostaggio cento persone. Un blitz ha messo fine alla carneficina. Il terzo scenario dell’orrore è lo Stade de France,  dove 3 esplosioni sono udite mentre era in corso l’amichevole Francia-Germania che è stata brevemente interrotta. Le granate, fatte esplodere da almeno due attacchi kamikaze, si sono sentite distintamente durante le fasi di gioco e i calciatori si sono fermati. Il presidente Francois Hollande è stato evacuato dallo stadio per motivi di sicurezza. Al termine della partita, gli spettatori non sono stati fatti uscire: si sono viste scene di panico all’interno del campo da gioco, dove gli spettatori si sono riversati sul prato. Spari a Beaumarchais e in altre due strade. La municipalità di Parigi ha invitato i cittadini a restare in casa fino a nuovo ordine.

 

STATO DI EMERGENZA – Hollande ha convocato un consiglio dei ministri straordinario ed è apparso alla tv preannunciando la chiusura delle frontiere e dichiarando lo stato d’emergenza in tutto lo stato francese.

 

L’ISIS – Testimoni che si trovavano al Bataclan  hanno raccontato che i terroristi gridavano “Allah u Akbar”, “Allah è grande”. E militanti dello Stato islamico hanno  celebrato su Twitter con l’hashtag in arabo “Parigi in fiamme”. Le indagini sono state subito prese in carico dall’antiterrorismo. Poche ore dopo gli attentati è arrivata la rivendicazione dello Stato islamico. “Ricordate, ricordate il 14 novembre. Non dimenticheranno questo giorno, come gli americani l’11 settembre. La Francia manda i suoi aerei ogni giorno in Siria, bombardando bambini e anziani, oggi beve dallo stesso calice”, ha affermato il canale Dabiq France, secondo quanto ha scritto su Twitter Rita Katz, direttore di Site, che monitora i gruppi jihadisti.

 

PROCURATORE: ASSALITORI IN FUGA – Alcuni assalitori sono forse ancora in fuga. Lo sostiene il procuratore della Repubblica di Parigi, Francois Molins, secondo quanto riferisce France Info.

 

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