Di Maio: “La Tav costa troppo, con 20 miliardi costruiamo 2500 scuole antisismiche”

 

Il Vicepremier: “Non ci faremo condizionare dai potentati e dalle lobby

L’Alta Velocità Torino-Lione non si farà, costa 20 miliardi di euro, un costo enorme per la collettività. Il governo Conte non si farà condizionare dalle lobby e dai potentati, saranno condizionate opere e infrastrutture sociali utili per la collettività. La scelta è stata confermata dal vicepremier Luigi di Maio dalla stazione centrale di Pescara, insieme con Alessandro Di Battista e la candidata alla presidenza della Regione Abruzzo, Sara Marcozzi. “ci opporremo alla spesa di 20 miliardi per la Tav Torino-Lione, risorse dei contribuenti italiani ed europei,  quando con la stessa cifra costruisci 2500 scuole antisismiche per 2,5 milioni di alunni“- ha detto Di Maio – E’ un impegno che prendiamo con gli italiani: ci sono un sacco di opere come la Roma-Pescara, la Napoli-Bari, la Catania-Palermo, che vanno fatte e vanno fatte più velocemente. Non caschiamo nello slogan ‘Apriamo i cantieri’. Vanno tagliati i fondi da dove non servono per investirli dove servono” – ha aggiunto Di Maio. Il Vicepremier non si lascia condizionare dalle pressioni politiche e ‘confindustriali’. “”Le peggiori lobby del Paese vogliono che si inizi a fare la Tav che come cantiere è a zero. Il Movimento Cinque Stelle sta invece dalla parte delle opere utili – ha sottolineato Di Maio.  Gli fa eco Alessandro Di Battista che – contestando la ‘narrazione’ in arrivo – ribadisce: “Noi siamo favorevolissimi alle infrastrutture, ma a quelle che servono davvero, magari ai pendolari”. Di Maio sfida l’Associazione dei Costruttori in merito al Codice degli Appalti. “Sono d’accordo a velocizzare altri cantieri, altre opere propongo subito un tavolo con l’Ance per scrivere un decreto che li velocizzi – ha affermato Di Maio – Non possiamo smantellare il Codice Appalti con una legge ordinaria se dobbiamo semplificarlo dobbiamo farlo con necessità e urgenza: facciamo subito un decreto e acceleriamo, ma i cantieri non sono chiusi, semmai sono lenti, sono tutti aperti e stanno funzionando”.

Condividi sui social network
  • gplus
  • pinterest