Coronavirus, Tarro e Bassetti: “Strategia del terrore. Stanno togliendo ai giovani la voglia di vivere”

Il virologo napoletano: “le mascherine all’aperto non servono a niente e d’estate col caldo addirittura nocive per la salute”

Il virologo Giulio Tarro e l’infettivologo Matteo Bassetti criticano duramente il governo giallo-fucsia e condannano la politica del terrore e l’allarmismo sul coronavirus. “Le mascherine all‘ aperto non servono a niente e d‘estate col caldo sono addirittura nocive per la salute. Con la paura di morire stanno togliendo persino ai giovani la gioia di vivere. Un danno enorme per le generazioni future” – sottolinea il virologo, professor Giulio Tarro – Ci terrorizzano senza alcuna tesi scientifica.  Dietro l’emergenza solo interessi politici”.

Dottor Giulio Tarro

Sulla stessa lunghezza d’onda il direttore della clinica Malattie Infettive del San Martino di Genova: Matteo Bassetti: Si continua nella strategia del terrore e dell’allarmismo senza pensare alle conseguenze di tutto questo. La cosa che più colpisce è che a farlo non siano i medici, che hanno curato e curano questa infezione, ma tutti quelli che si sono autoproclamati esperti o i miracolati dal Covid, tra cui molti medici. A questo gioco al massacro io non ci sto. Il virus lavora e contagia solo di sera e notte. Di giorno invece si riposa. Sarà mica un virus fornaio? Rido per non piangere”. Insieme al primario dell’Ospedale San Raffaele di Milano, il dottor Alberto Zangrillo, Bassetti da tempo dichiara che i nuovi contagiati non possono essere paragonati a quelli di marzo scorso, perché il Coronavirus ha perso carica virale. Per spiegare la nuova evoluzione dell’epidemia il direttore Bassetti ha elaborato alcune tabelle che ha condiviso sul suo profilo Facebook: “Su suggerimento e con un ingegnere, ho analizzato i dati mondiali ufficiali dell’Oms per vedere come l’aumento dei contagi nei vari Stati abbia influenzato le ospedalizzazioni e i decessi in questi Paesi“.

Dottor Matteo Bassetti

Il professore ha preso come riferimento Paesi che hanno contrastato il virus in maniera differente. “Sia nei Paesi che hanno utilizzato contromisure più severe contro la pandemia (Italia, Spagna, Germania) che nei Paesi che invece hanno usato metodi molto più ‘blandi’ (Usa, India), dove il virus è praticamente ‘sfuggito di mano’, i decessi in percentuale sono decisamente calati“, afferma Matteo Bassetti. Sulla base di questi risultati, il direttore del San Martino porta due considerazioni: “I nuovi contagiati stanno meglio dei primi contagiati, o perché non si ammalano affatto (non è un caso che aumentano gli asintomatici) oppure perché la malattia è molto più gestibile dal punto di vista medico”. Per questa ragione il medico sostiene che “i dati mi sembrano incoraggianti”.

CiCre

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