Riceviamo e pubblichiamo integralmente
Mi chiamo Floriana Giannetto e Vi racconto la mia “Odissea Covid”:
31 Agosto ho febbre alta con altri modesti sintomi.
01 Settembre comunico l’evento al mio medico di base, la Dr.ssa T. G..
02 Settembre (1° Tampone) faccio un tampone privatamente (Aziendale) avendo avuto contatti con mia madre 80enne oltre che con altre persone.
03 Settembre l’esito del Tampone è POSITIVO.
04 Settembre sollecito il mio medico affinché attivi la procedura con l’ASL; dopo di che il vuoto totale fino all’11 settembre.
11 Settembre (2° Tampone) viene un medico a casa per il Tampone.
15 Settembre invio e.mail [email protected] come da indicazioni ASL per gli esiti non ottenuti entro le 48 ore; nessun riscontro.
17 Settembre vengo contattata da un medico di non so quale ASL, credo tale Dr. R., che mi comunica l’esito Positivo dopo ben 7 giorni dall’esecuzione del Tampone e mi riferisce che a breve sarei stata contattata da suoi colleghi del mio Distretto, il 26 (Soccavo); Nessuno mi telefona.
21 Settembre, invio una PEC per protestare e denunciare, raccontando quanto stava avvenendo. Superfluo dire che, dall’inizio di questa amara avventura, ho cercato di chiamare tutti i numeri di telefono dei vari Uffici ASL, nessuna risposta e se qualcuno lo faceva riferiva che non era l’ASL di competenza.
22 Settembre (3° Tampone) Dopo 11 giorni dal Tampone fatto dall’ASL e dalla sua estenuante latitanza, decido di fare un nuovo tampone in forma privata (Aziendale) per la salvaguardia della persona che mi sta accanto; il giorno 23 ricevo l’esito NEGATIVO.
22 Settembre Nella stessa giornata, evidentemente in seguito alla mia mail PEC di “protesta”, ricevo una telefonata da una gentile Dottoressa S.; mi sembra finalmente di avere la soluzione al mio problema.
24 Settembre (4° Tampone) Mi viene eseguito un 2° Tampone dall’ASL, sono fiduciosa e serena avendo ricevuto l’esito NEGATIVO il giorno prima dal Tampone fatto il 22/9 privatamente.
25 Settembre Ricevo la telefonata dalla dr.ssa S. che mi comunica, invece, l’esito POSITIVO; inutile commentare il mio grandissimo stupore, rabbia e pianto. Le faccio presente del Tampone dei 2 giorni precedenti con esito negativo e la imploro di prenotarmi un tampone nel più breve tempo possibile. Mi promette che avrebbe fatto il possibile quantizzando in 4/5 giorni.
28 Settembre (5° Tampone) Eseguo un ennesimo Tampone privato e dal solito Laboratorio accreditato; inutile dirsi, NEGATIVO.
29 Settembre Nel pomeriggio contatto la dr.ssa S. per metterla al corrente del 2° Tampone NEGATIVO e la prego ancora una volta, consapevole che solo l’ASL può “liberarmi”, di mandarmi quanto prima un medico che mi pratichi un nuovo Tampone. La suddetta si irrita “rammentandomi” che i tamponi privati non servono a nulla e non hanno alcuna valenza; le ricordo però che se non avessi fatto il Tampone privatamente il 2 Settembre, mentre l’ASL è arrivata solo l’11 Settembre… sarebbe accaduto che avrei infettato un numero imprecisato di persone!!!
03 Ottobre invio una 2^ PEC di sollecito, rimasta priva di riscontro.
07 Ottobre (6° Tampone) Sono trascorse altri 14 giorni e “finalmente” l’ASL si degna di praticarmi un altro tampone, il 3° per loro.
08 Ottobre Ricevo finalmente, anche dall’ASL, la notizia della mia Negatività; vi ricordo che già dal 22 Settembre risultavo negativa col Tampone fatto privatamente e soprattutto tutti i sintomi sono scomparsi già dal 6 Settembre. La solita d.ssa S. mi riferisce che entro 48 ore mi sarebbe stato praticato un altro Tampone che, se negativo, mi avrebbe liberata finalmente. Non ho pensato di chiederle se le 48 ore decorressero dal mercoledì 7 (giorno del tampone) o da quel momento, ma al massimo entro sabato 10 Ottobre sarebbe venuto qualcuno per il prelievo. Ero euforica, vedevo la mia libertà avvicinarsi.
12 Ottobre La mia speranza di essere liberata per oggi è stata disattesa, le 48 ore sono diventate 120 ore. Al mattino telefono al numero dell’ASL, ufficio di Fuorigrotta, fornitomi in precedenza dalla d.ssa S., ma lei non c’è. Parlo con un altro medico, tale dr. C. molto arrogante che mi dice di avere “un poco di pazienza”… un poco di pazienza?!? Gli faccio presente che sono chiusa in casa dal 31 Agosto e dopo 44 giorni la pazienza si sta esaurendo!!! Anzi è esaurita e parto per la tangente formulandogli diverse domande: gli chiedo perché ci sono categorie privilegiate che vengono costantemente monitorate con tamponi frequenti ed altre categorie che vengono praticamente abbandonate?!? Come possiamo biasimare chi non si autodenuncia all’ASL o al proprio medico pur avendo qualche sintomo?!? Gli faccio presente che in questo modo di lavorare, l’ASL sta terrorizzando la gente che con la paura di essere abbandonata non dichiara i sintomi da Covid-19 e continua la propria vita diffondendo il virus!!! Io queste persone, considerata la mia esperienza, non le biasimo!!! Gli dico anche che io non sono una privilegiata con stipendio sicuro come un qualsiasi dipendente dell’ASL come lui che mi sta trattando con “sufficienza”. Gli faccio presente che, con la mia prolungata assenza dal luogo di lavoro, corro gravi rischi di perdere ciò che mi consente di avere una vita “dignitosa”, tale circostanza non resterà da me sottovalutata e prenderò gli opportuni provvedimenti, dal momento in cui l’ASL NA1 mi sta creando grossi disagi, di natura economica ma ancor più esistenziale e psicologica. Dal mio punto di vista, l’ASL inizia a perdere di credibilità, e certe volte mi vengono dei dubbi che, data anche l’enorme mole di lavoro, i tamponi possano essere contaminati, e ciò giustificherebbe questa “altalena” di negativi e positivi; tuttavia sono costretta ad implorare ancora una volta il tampone al medico “disinvolto”.
12 Ottobre (7° Tampone) ore 16.00 finalmente il tampone di controllo … ora non mi resta che pregare affinché risulti negativo e soprattutto mi diano l’esito in un tempo ragionevole…
Con oggi, io sono “ostaggio” dell’ASL NA1 da 44 giorni e non è finita qui, perché la storia del mio compagno, Alfonso Salvati, è ancora più raccapricciante. Lui, in seguito al mio Tampone Positivo del 2 Settembre, ha provveduto, sempre privatamente, ad effettuarlo pur non avendo sintomi tali da far sospettare una positività. Purtroppo anche lui positivo, ma asintomatico, è “messo in piattaforma”, come si dice in gergo, dal 07 Settembre; sapete quando ha ricevuto il 1° Tampone da parte dell’ASL, dopo centinaia di telefonate senza risposta? il 29 Settembre…
Quanto sta accadendo all’ASL Na1 è assolutamente vergognoso e da denunciare.
Floriana Giannetto