L’indagine dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, coordinati dalla Procura della Repubblica di Benevento, è partita dalla segnalazione di un membro dello staff della struttura
Indagati quattro operatori socio sanitari dipendenti della cooperativa sociale E.P.A. – società che gestisce la casa albergo per anziani ‘Madonna della Libera’ di Cerreto Sannita – in provincia di Benevento. I quattro operatori sono accusati di maltrattamenti, vessazioni fisiche e psicologiche nei confronti di soggetti deboli, anziani e persone non autosufficienti. Nei confronti dei quattro operatori è scattato il divieto di dimora nel Comune di Cerreto Sannita dove ha sede la Casa-Albergo.
L’indagine dei Carabinieri di Cerreto Sannita e della Guardia di Finanza di Solopaca, coordinati dalla Procura della Repubblica di Benevento, è partita dalla segnalazione di un membro dello staff della struttura, preoccupato per il comportamento degli operatori; informazioni confrontate e rafforzate dalle dichiarazioni rese da parenti e alcuni ospiti. Ma ad incastrare gli operatori socio sanitari e a cristallizzare le condotte violente sono i video delle telecamere piazzate all’interno della casa albergo.
Maltrattamenti accertati da gennaio di quest’anno. Gli operatori socio sanitari picchiavano disabili e persone non auto sufficienti anche in presenza di altri degenti, così da indurre loro in uno stato di turbamento e terrore psicologico per la propria incolumità.
In merito all’inchiesta della Procura di Benevento, la Direzione Cooperativa sociale E.P.A ha diffuso una nota per chiarire la posizione dell’azienda sociale.
“Apprendiamo con dispiacere dell’inchiesta che ha coinvolto alcuni dei nostri collaboratori, ai quali riteniamo di accordare massima fiducia affinché possano fornire i necessari chiarimenti nelle competenti sedi, sebbene abbiamo adottato tutti i dovuti provvedimenti cautelativi – sottolinea la Direzione della Coop E.P.A – Medesima fiducia e disponibilità è affidata a tutte le autorità inquirenti, con l’auspicio che giungano presto alla verità. Il calore, l’affetto e la rinnovata fiducia accordataci sia dai familiari dei nostri ospiti, o da chi ne rappresenta gli interessi, confermano che il nostro concetto di assistere e curare pazienti è sano e improntato al rispetto della dignità e vulnerabilità delle persone fragili. Pertanto, il progetto assistenziale in atto proseguirà il proprio corso con nuove e più forti motivazioni nel solco della vocazione sociale che ha sempre contraddistinto la nostra realtà. Dispiace – conclude la nota – l’agire speculativo di alcuni media che con immagini e video non riguardanti il nostro centro e i nostri ospiti, cercano di acquisire maggior visibilità in danno di una realtà sana e genuina che ha da sempre condannato ogni forma di violenza prevaricazione e discriminazione in ogni sua espressione”.
CiCre