Caso Diciotti, il Senato salva Salvini. Nel M5S tre dissidenti

L’aula nega l’autorizzazione a procedere nei confronti del ministro dell’Interno. La senatrice pentastellata Nugnes vota in dissenso con Fattori e La Mura: “Diritti umani compressi”

Caso nave Diciotti, il Senato nega l’autorizzazione a procedere nei confronti del ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Con 232 voti, è nettamente superato il quorum (161). Anche se i risultati sono parziali perché si può votare fino alle 19. I senatori a maggioranza votano a favore della relazione della giunta, firmata dal presidente Gasparri, che chiedeva di non rinviare a giudizio Salvini, intervenuto di fronte all’Aula. A palazzo Madama anche il premier Conte. Contro il processo a Salvini ci sono Lega, Movimento 5 stelle, Forza Italia e Fratelli d’Italia. Favorevoli, invece Pd e LeU. Sono tre i dissidenti nel M5S: le sanatrici Nugnes, Fattori e La Mura.  “Sarò deferita ai probiviri, come giustamente vuole il codice di comportamento cinque stelle. – dice in aula Fattori- Ma io questo processo lo affronterò con la testa alta e la schiena dritta”. E Nugnes: “I diritti umani sono la base di pace e giustizia nel mondo, e sono superiori a ogni altra norma, e non possono essere compressi neanche un poco: quelli della Diciotti sono stati compressi, diritti di soggetti fragili e in condizioni psico-fisiche precarie. A mio giudizio ciò non ha comportato il rispetto di un interesse nazionale”. A ilfattoquotidiano.it Nugnes rivela che anche la collega La Mura è tra i dissidenti, anche se al momento non risultano sue dichiarazioni. Tuttavia un post su Facebook – nei minuti successivi alla votazione – mostra un’immagine di due mani, una di colore e l’altra bianca, che si intrecciano.

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