
Il vero obiettivo è rovesciare il governo socialista dell’Avana
La campagna di destabilizzazione contro Cuba è parte di un piano orchestrato dalle dall’estrema destra degli Stati Uniti.
Da alcune settimane è in corso negli Stati Uniti, in Europa e in altri paesi dell’America Latina la campagna SOS Cuba che apparentemente mira ad aiutare i cubani ad affrontare la pandemia di Covid-19.
IL vero obiettivo è rovesciare il governo socialista cubano con le strategie usate in passato che consiste nel creare carenze, crisi per portare al malcontento popolare e alle proteste.
Speculano e giocano con il dolore di un popolo e toccano una delle corde più sensibili dell’essere umano: cibo e medicine, per incolpare un governo che è riuscito a controllare la pandemia come pochi altri al mondo, nonostante il blocco, l’embargo imposto dagli Stati Uniti. Un assedio, è bene ricordarlo, che dura da 62 anni che è stato intensificato negli ultimi anni con 243 misure aggiuntive “per tagliare qualsiasi capacità di manovra dell’esecutivo cubano per fornire e beneficiare il suo popolo”.

Cuba ha bisogno di aiuti solidali ma la campagna “SOS Cuba” è una vile speculazione sulla pelle del popolo cubano .
Le provocazioni avvenute domenica scorsa in diverse parti del Paese caraibico, istigate attraverso i social network, non possono essere considerate come il sentimento della maggioranza del popolo cubano
Usano video di manifestazioni in altri paesi, fanno montaggi che cercano di presentare la mole delle manifestazioni a sostegno del governo socialista come se fossero contrarie, e presentano molti oppositori come pacifici, quando sono saccheggiatori.
Iniziative strumentali che servano a preparare il terreno e l’opinione pubblica per giustificare un intervento a Cuba.
Attualmente la situazione è sotto controllo. La maggioranza dei cubani hanno ribadito il rispetto della loro sovranità e il desiderio di risolvere i problemi pacificamente difendendo le conquiste della rivoluzione
CiCre