Accusati di riciclaggio attraverso 80 aziende della loro holding
ROMA – Nuove misure cautelari per Antonio e Salvatore Righi: i carabinieri di Roma hanno notificato ai due fratelli una nuova ordinanza, che aggrava la loro posizione nell’ambito dell’indagine anticamorra “Margarita”, quando vennero sequestrato locali nel centro storico della Capitale. Emerse nuove ipotesi di reato, legate a trasferimenti fraudolenti di beni e riciclaggio di denaro. Secondo gli inquirenti, «operando in diversi settori economici e in posizione monopolistica nel mercato della ristorazione, nella città di Roma e con diramazioni a Napoli, Viareggio e Rimini» avrebbero costituito «con il ruolo di dirigenti, organizzatori e promotori, una ramificata associazione finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di delitti di fittizia intestazione al fine di conseguire il riciclaggio e il reimpiego di capitali di illecita provenienza». I fratelli avrebbero commesso gli illeciti «avvalendosi di circa 80 aziende stabilmente a disposizione del sodalizio, tutte riconducibili alla holding Righi», già sequestrate nel 2014 dai carabinieri.