Boschi promette l’addio in caso di sconfitta al referendum, lite con Bersani sui partigiani

Il ministro per le riforme: “Anche io lascio se Renzi se ne va. L’Anpi sicuramente come direttivo nazionale ha preso una linea, poi ci sono molti partigiani, quelli veri, che voteranno”. L’ex segretario Pd: “Come si permette la ministra Boschi di distinguere tra partigiani veri e partigiani finti?”

Promette di seguire il suo mentore in caso di sconfitta. “Se il referendum dovesse andare male non continueremmo il nostro progetto politico”. Maria Elena Boschi a In mezz’Ora, afferma:”Il nostro piano B è che verranno altri e noi andremo via”.  specifica: “Anche io lascio se Renzi se ne va: ci assumiamo insieme la responsabilità. Abbiamo creduto e lavorato insieme ad uno stesso progetto politico”.

Quanto alla polemica sulla posizione dei partigiani, “l’Anpi sicuramente come direttivo nazionale ha preso una linea, poi  – aggiunge il ministro per le riforme – ci sono molti partigiani, quelli veri, che voteranno sì alla riforma”. L’esempio è il 97enne partigiano “Diavolo” che ha annunciato il voto favorevole. “Anche nell’Anpi molti voteranno sì” come anche molti nel M5S”, sostiene Boschi. Parole che fanno insorgere Bersani. “Come si permette la ministra Boschi di distinguere tra partigiani veri e partigiani finti? Chi crede di essere? Siamo forse già arrivati  – afferma su Fb l’ex segretario Pd – a un governo che fa la supervisione dell’Anpi? È evidente che siamo a una gestione politica sconsiderata e avventurista”. “In nome di una mezza riforma del Senato  – aggiunge Bersani – si rischia di creare una frattura insanabile nel mondo democratico e costituzionale. Ieri Renzi è stato alla Brembo. Spero si sia fatto dare un freno di quelli buoni. E lo usi subito”.

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