Attacco hacker degli anarchici ai distributori sigarette: “Fuori Alfredo dal 41 bis”

sabotaggi ai siti ministeri, portale Atac in tilt

Da Brescia, a Lecce, fino a Palermo: sono numerose le segnalazioni di attacchi hacker ai distributori automatici dei tabacchi avvenuti la notte scorsa. Chi ha provato ad acquistare un pacchetto di sigarette ai distributori automatici sabotati si è trovato difronte due sorprese.

La prima è stato un messaggio nel monitor con la scritta: “Fuori Alfredo dal 41 bis”. Inoltre, tutti i prezzi delle sigarette improvvisamente si sono abbassati a dieci centesimi.

L’attacco è probabilmente opera degli anarchici per lanciare un messaggio solidale a favore di Alfredo Cospito, che da ottobre sta portando avanti uno sciopero della fame contro il 41 bis, il regime di carcere duro a cui è sottoposto.

A causa dell’attacco hacker, i disagi non sono mancati e i gestori sono stati costretti a disattivare i distributori automatici.

Sui social si legge l’appello di uno dei gestori colpiti a Termini Imerese, che invita i clienti che hanno approfittato dell’attacco a restituire i prodotti. “Spettabile clientela a causa di un attacco hacker sui nostri sistemi – scrive il commerciante – vi informo che i nostri distributori saranno spenti. Tutti coloro che hanno acquistato prodotti e sigarette a 10 centesimi sono pregati di riportare la merce in tabaccheria. Informo che i maggiorenni e i minorenni ripresi dalle telecamere verranno denunciati alle forze dell’ordine”.

La polizia postale è al lavoro con la società Laser Video per far luce sull’episodio. E il sito del Commissariato online della Polizia Postale è stato oggetto di un tentativo di cyber sabotaggio assieme ai siti dei ministeri dei Trasporti e di Economia e finanze.

L’attacco informatico è però fallito mentre ad essere colpito è stato il portale dell’Atac, l’azienda romana per la mobilità. Secondo quanto spiegano gli investigatori della Postale si tratta di tentativi di attacco Dos, con il quale si cerca di impedire agli utenti di accedere alla rete o alle risorse di un computer.

Nei giorni scorsi, il 22 marzo, c’era già stata una ondata di attacchi informatici portati avanti dagli hacker filorussi a siti italiani. Coinvolti, tra gli altri, ministero dei Trasporti, l’Autorità regolatrice dei trasporti e sempre l’Atac

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