Strunz, viaggio goliardico tra gli insulti napoletani

Il libro antistress per adulti, da colorare come quelli per bambini: un gioco sfrenato di offese e sublimi parolacce in lingua partenopea. L’opera, pubblicata dalla Iuppiter, è curata da Umberto Franzese e Silvio Di Giorgio, con le illustrazioni di Martina Di Mauro 

Dalla A di accuppatura alla Z di zuzzuso: un gioco sfrenato d’insulti e sublimi parolacce in lingua napoletana, che consegnano al lettore un armamentario ludico da sfoderare con amici e nemici per prendere e prendersi in giro. Strunz (sottotitolo: Insulti in napoletano da colorare) è un’opera scostumata, sorda a qualsiasi allineamento, ricca di disegni impertinenti da riempire di colori. In un rincorrersi di etimologie, esercizi di pronuncia, indovinelli, sigilli contro la sfortuna e spiazzanti modi di dire, l’opera goliardica – curata da Umberto Franzese e Silvio Di Giorgio, con le illustrazioni di Martina Di Mauro – include anche “50 sfumature di ca**o” (originale vademecum sull’utilizzo in napoletano di una delle parole più comuni in Italia) e la mitologica tombola “vajassa” per un Natale nel segno della gioia irriverente. La Iuppiter Edizioni sceglie così un modo fuori dal comune per festeggiare il traguardo del centesimo volume in catalogo, inaugurando la collana “i mirabelli”, che raccoglie libri antistress da colorare. 

 

Nume tutelare di Strunz è “lo scaccino”, figura tipica napoletana “scacciajella”, armato di corni e dispensatore d’incenso per benedizioni contro il malocchio, che accompagna il lettore-pittore nel percorso illustrato delle ingiurie made in Naples. Significativa la nota degli editori della Iuppiter – Max De Francesco e Laura Cocozza – che apre il volume: “Questo libro è una pausa goliardica, è un sorriso scagliato contro le insidie del cammino, è un gioco per alleggerire il peso delle scarpe. Ma è anche altro. È il primo passo della nuova collana illustrata “i mirabelli”, così chiamata in ricordo di Alvaro Mirabelli, giornalista e dandy, con cui fondammo la Iuppiter in un giorno benedetto. Conoscendolo, sappiamo che quest’idea “da colorare” gli sarebbe piaciuta un casino. Questo è il nostro modo per abbracciarlo e per applaudirci”. Perché un libro (per adulti) da colorare? Perché è tra le tendenze editoriali degli ultimi tempi. Libri terapeutici che spingono il lettore a riprendere in mano pastelli e pennarelli, darsi alla fantasia e dimenticare per un attimo il grigio della vita. Alla faccia degli strunz.

 

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