Il museo si è arricchito di una nuova serie di installazioni multimediali: un libro virtuale ancora più ricco e suggestivo sulla vita precedente la catastrofe del 79 d.C.
ERCOLANO – Il Mav di Ercolano, uno dei più importanti musei della Campania e d’Italia, si arricchisce di nuove interessanti installazioni multimediali ufficialmente inaugurate il 23 febbraio scorso. Curato sin dalla sua istituzione nel 2008 dalla fondazione CIVES, il museo intende rivolgersi con tale rinnovato allestimento ad un pubblico estremamente ampio e variegato. Alla luce di una citazione letteraria di Josè Saramago impressa su uno dei pannelli didascalici, si comprende chiaramente che l’obiettivo finale è di proporre una visione alternativa della realtà archeologica vesuviana e campana, o meglio una nuova modalità di fruizione culturale originata da un differente e innovativo punto di osservazione costituito dalla tecnologia in 3D, molto sofisticata ma allo stesso tempo ormai ben collaudata.
ESPERIENZA MULTISENSORIALE. Il percorso espositivo è, dunque, finalizzato ad offrire una esperienza multisensoriale al visitatore, costantemente accompagnato da un sottofondo di musiche, voci e grida, nonché immerso in un’atmosfera buia e cupa, illuminata soltanto dalla luce delle proiezioni virtuali e da fittizie “nubi ardenti”. Tutto ciò non può che incutere da un lato grande meraviglia ma dall’altro una sorta di inquietudine nell’approccio verso un mondo per tanti aspetti ancora poco conosciuto e misterioso. Di grande utilità un pannello introduttivo multimediale recante la pianta dell’antica Herculaneum dove, mediante la tecnica del touch-screen, è possibile visualizzare a parete una sintetica descrizione dei più importanti edifici della città romana nonché di Villa dei Papiri alla quale sono dedicate ben sette delle dieci nuove installazioni. Ampio spazio è ovviamente dedicato alle ricostruzioni in 3D, sia di pitture e mosaici, sia soprattutto di alcuni contesti edilizi e naturali dell’area vesuviana e della Campania romana. Molto accurate e suggestive quella del giardino porticato della Villa dei Papiri, probabile residenza di Lucio Calpurnio Pisone, suocero di Giulio Cesare che vi allestì una delle più importanti raccolte di papiri dell’antichità insieme al filosofo Filodemo di Gadara, così come del foro di Pompei dove si intravedono persino mercanti in movimento vestiti secondo il costume dell’epoca.
UN LIBRO VIRTUALE. Affascinato anche dalla riproduzione del palazzo sul mare dell’imperatore Claudio a Baia, il visitatore particolarmente curioso e appassionato può consultare un vero e proprio libro virtuale contenente immagini e didascalie di alcune tra le più famose pitture scoperte a Pompei ed Ercolano oppure apprezzare il funzionamento in 3D della macchina inventata nel ‘700 da padre Antonio Piaggio per srotolare i papiri ercolanesi. Al piano superiore del museo, viene offerta infine la possibilità di vedere un breve ma suggestivo filmato inerente all’eruzione del 79 d.C.: protagonista e voce narrante è il Vesuvio stesso, che parla della sua genesi, di Plinio il Vecchio e di suo nipote, autore delle due lettere (indirizzate all’amico storico Tacito) che rappresentano gli unici racconti riguardanti l’immane catastrofe. Perfetto sul piano del coinvolgimento emotivo, il filmato lo è anche nella riproduzione tecnica di taluni specifici particolari, quali ad esempio la fitta “tridimensionale” pioggia di scorie eruttive e la ricostruzione del paesaggio sulle pendici del vulcano.
Situato a pochi passi dall’ingresso agli scavi di Herculaneum e dalla stazione “Ercolano Scavi” della Circumvesuviana, il Museo offre prezzi speciali per particolari categorie di utenza, nonché itinerari costruiti ad hoc per famiglie e scolaresche.
Angelo Zito