Le pennellate di Amanda Lear, al Pan c’è Spoleto Arte

Dopo Venezia la mostra approda a Napoli: cuore dell’esposizione i quadri della cantante e attrice, già musa di Dalì

Due città di grande storia e tradizione culturale legate da un unico evento dedicato all’arte contemporanea. Dopo Venezia la mostra del gruppo “Spoleto Arte”, curata dal designer Salvo Nugnes, è approdata al Pan di Napoli dallo scorso 27 maggio, ricevendo il plauso del noto critico d’arte, Vittorio Sgarbi.
Cuore dell’esposizione di Palazzo Roccella una congrua serie di quadri realizzati da Amanda Lear la quale, prima ancora di approdare sui set cinematografici e sugli schermi televisivi, cimentandosi sin da giovane nella passione per la pittura, era già divenuta famosissima in qualità di musa ispiratrice di Salvador Dalì. Vari i temi trattati nelle sue opere, tutte dominate dalla predominanza del colore sul disegno. In primo luogo la mitologia classica alla quale l’artista si richiama in maniera piuttosto ironica in “Medusa in fiore”, “Caduta di Icaro”, “Woman with swan” (il mito di Leda e Zeus sotto le sembianze di cigno) ed “Il bagno” dove la protagonista è una dea “molto umanizzata”, dalle forme poco slanciate ed il cui capo è coperto da un grossolano asciugamano.

 

Altro ambito indagato dalla Lear l’umanità, sia nel suo aspetto estetico attraverso nudi femminili tondeggianti che nella sua dimensione interiore, spesso sofferente (“Despair”) e bisognosa di protezione (“Angel”). Oltre ai soggetti da natura morta replicati nella serie “Bouquet” sono visibili al pubblico varie tipologie di paesaggio, da “Landscape in autumn” dove entrano in forte contrasto tonalità calde e fredde a “Seaway” in cui il moto ondoso del mare si confonde in un panorama di cime montuose.
Alcune sale della mostra contengono inoltre oggetti appartenenti all’eclettica produzione del designer Alviero Martini il cui precoce talento come disegnatore e scultore è riconoscibile già in alcuni inviti e “studi di illustrazioni” nonché nei piccoli mezzi busti che immortalano una delle sue Muse, Tamara de Lempicka. Alcuni schizzi a matita creati per le copertine della rivista “Il Bagno”, datati agli anni Ottanta e raffiguranti sculture del Museo Archeologico di Napoli come l’Eracle Farnese ed il Doriforo di Policleto, rivelano da parte dello stilista un accurato studio dell’arte antica, determinante per il suo successo ancora oggi riconosciuto in tutto il mondo ed attestato da numerose foto e cartoline; il corpus espositivo a lui dedicato spazia, infine, dai policromi foulards ad un ricco catalogo di valigie e borse aggiornato sino al 2016.

 
La mostra è stata infine pensata come un’occasione per divulgare i contenuti delle opere di alcuni artisti contemporanei italiani: su tutti, Patrizia Poli, nelle cui opere il leit motif dominante è la sensualità femminile, ed i pittori campani Salvatore Natale e Gianni Balzanella: l’uno, architetto, nato a Caserta, che utilizza un linguaggio simbolico ed “extra-cerebrale” i cui connotati ricordano lontanamente Boccioni e De Chirico; l’altro, nativo di Capua e fisico di professione, la cui originalità risiede proprio nella capacità di trasferire l’armonia divina del mondo “microscopico” analizzato in laboratorio nella spettacolarità dell’universo macroscopico.
“Spoleto Arte incontra Napoli” sarà visitabile sino al prossimo 4 luglio durante il regolare orario di apertura del Pan.

Angelo Zito

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