Il tecnico del Napoli: “Ho accettato la richiesta della società di giocare fuori casa le prime due partite per consentire che i lavori si ultimassero, come era stato promesso. In due mesi si può costruire una casa, non sono stati in grado di rifare gli spogliatoi!”. Le repliche: “Per sabato tutto a posto”
Gli spogliatoi dello stadio San Paolo? “Non sono pronti”, a due mesi dal termine delle Universiadi. E allora si imbufalisce persino un uomo pacato come Carlo Ancelotti, dettando un comunicato sul sito del Napoli. “Ho visto le condizioni degli spogliatoi del San Paolo. Non ci sono parole- dichiara il tecnico azzurro-. Io ho accettato la richiesta della società di giocare fuori casa le prime due partite per consentire che i lavori si ultimassero, come era stato promesso. In due mesi si può costruire una casa, non sono stati in grado di rifare gli spogliatoi!”. Ancelotti domanda: “Dove dovremmo cambiarci per giocare contro Sampdoria e Liverpool? Sono indignato per la scorrettezza e l’inadeguatezza di chi doveva eseguire questi lavori”. Nel mirino, finiscono il sindaco de Magistris, il governatore De Luca e il commissario per le Universiadi, Gianluca Basile. “Come hanno potuto Regione, Comune e Commissari disattendere gli impegni presi ? – chiede Ancelotti – Vedo un disprezzo e un non attaccamento alla squadra della città. Sono costernato”. E non solo lui, a quanto pare.