Uccise due persone sulla tangenziale di Napoli, dj condannato a 20 anni: rabbia dei parenti in aula

Il 25 luglio dell’anno scorso Aniello Mormile fece un’inversione a U e causò un incidente nel quale morirono la sua ragazza Livia Barbato e l’automobilista Aniello Miranda. I familiari delle vittime inveiscono contro di lui dopo la sentenza

Alla lettura della sentenza esplode la rabbia dei parenti, che urlano all’imputato “Bastardo, devi morire”. Il Tribunale di Napoli ha inflitto venti anni di reclusione ad Aniello Mormile, il dj 30enne che il 25 luglio di un anno provocò un terribile incidente stradale, guidando ubriaco e contromano sulla tangenziale di Napoli. Nell’incidente persero la vita la sua fidanzata Livia Barbato, 22 anni, e Aniello Miranda, 48enne di Torre del Greco proveniente dalla direzione opposta. La condanna è giunta al termine di un processo col rito abbreviato, che riduce la pena di un terzo. La sentenza del giudice per le indagini preliminari Rosa De Ruggiero accoglie la richiesta del pm Salvatore Prisco, che ha sempre ritenuto volontaria la condotta di Mormile. Il ragazzo, dopo un serata in discoteca, all’altezza della barriera Astroni decise di tornare indietro nonostante non fosse possibile. Percorse cinque chilometri contromano, alcuni addirittura a fari spenti, per terminare la sua corsa contro l’auto di Miranda che si stava recando al lavoro, uccidendolo sul colpo. Nel violento impatto rimase ferita la la fidanzata di Mormile, spirata poco dopo il ricovero all’ospedale Cardarelli.

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