Corruzione, colpo di mano del governo: tolti poteri all’Anac, Cantone furente

Nell’ultimo consiglio dei ministri è stato soppresso un il comma 2 dell’articolo 11 del codice degli appalti, che consentiva all’autorità anticorruzione di intervenire in casi di macroscopica irregolarità senza aspettare un giudice. Dubbi di legittimità sulla decisione, assunta scavalcando il parlamento

Un anno fa, dopo gli scandali di Expo e Mafia Capitale, fu approvato dalle Camere il nuovo codice degli appalti, una legge delega, con poteri all’Anac di Raffaele Cantone di intervenire in casi di macroscopica irregolarità senza aspettare un giudice. Ma ora un colpo di mano del governo depotenzia l’autorità anticorruzione: nell’ultimo consiglio dei ministri è stato soppresso un il comma 2 dell’articolo 11, che conferiva quei poteri. Come racconta l’Huffington Post, lo schiaffo ha lasciato senza parole il presidente dell’Anac, perplesso per le modalità del blitz, consumato all’insaputa del Parlamento e quindi in forte odore di illegittimità.

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