Ad alcuni indagati contestata anche la dispersione di materiale informatico trovato nel bunker del boss Zagaria

NAPOLI – E’ in corso nelle province di Caserta e Napoli un’operazione dei Carabinieri del Ros per l’esecuzione di 13 provvedimenti cautelari su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia partenopea nei confronti di esponenti e favoreggiatori del clan dei Casalesi – gruppo Zagaria, accusati, tra l’altro, di associazione di tipo mafioso, corruzione, intestazione fittizia di beni, turbata libertà degli incanti e finanziamento illecito a partiti politici. Nello stesso ambito – spiega una nota dei carabinieri – si sta dando esecuzione ad un provvedimento di sequestro preventivo di conti correnti per un valore complessivo di undici milioni di euro circa. Le indagini condotte dal Ros hanno svelato una serie di false denunce per patite estorsioni presentata da imprenditori locali contro il boss Michele Zagaria al fine di ottenere una rigenerazione degli impresari in odore di Camorra; un diffuso sistema corruttivo all’interno degli Enti che gestiscono i servizi idrici della Regione Campania; l’elargizione di illeciti finanziamenti a esponenti politici locali. E ancora la dispersione di materiale informatico rinvenuto nel bunker di Michele Zagaria il giorno della sua cattura e il suo successivo passaggio di mano in favore di esponenti del clan.

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