Processo Eco4, Sentenza del tribunale di Napoli: in primo grado la pena comminata era di 9 anni. L’ex sottosegretario accusato di concorso esterno
Condanna a 10 anni di reclusione in appello e pena aumentata per Nicola Cosentino, ex sottosegretario all’economia ed ex coordinatore di Forza Italia e Pdl in Campania. Il politico è imputato per concorso esterno in associazione mafiosa. La sentenza è stata pronunciata dai giudici della quarta sezione della Corte d’Appello di Napoli al termine del processo Eco4, dal nome del consorzio che si occupava della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti in diversi comuni del Casertano. In primo grado Cosentino, assistito dagli avvocati Stefano Montone e Agostino De Caro, era stato condannato a 9 anni di carcere e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici per concorso esterno in associazione camorristica, con sentenza pronunciata dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere il 17 novembre 2016, dopo oltre 140 udienze. La richiesta della Procura generale di Napoli, espressa nel corso dell’udienza dello scorso 9 dicembre, era di 12 anni di reclusione.
Secondo i giudici di secondo grado, Cosentino è stato il referente nazionale del clan dei Casalesi fino al 2009. In primo grado veniva considerato tale soltanto fino al 2004. Per i pm antimafia il “rapporto” con il clan sarebbe iniziato a cavallo tra gli anni ’80 e ’90. Dell’indagine resta famosa la frase “l’Eco4 song io”, che l’imputato avrebbe detto Gaetano Vassallo, il imprenditore dei rifiuti, divenuto poi collaboratore di giustizia. Una frase rivelatrice, secondo l’accusa, del potere di condizionamento esercitato dall’ex sottosegretario sul Consorzio intercomunale dei rifiuti Ce4, ente pubblico ritenuto infiltrato dal clan dei Casalesi, attraverso gli imprenditori collusi Sergio e Michele Orsi. Il primo condannato, il secondo ucciso nel 2008. Gli Orsi avevano formato con il Consorzio la società mista Eco4, la quale effettuava la raccolta rifiuti in una ventina di comuni del Casertano.