Significativa sentenza contro le aziende che “usano e gettano i lavoratori”.
Ha lavorato 40 giorni in un’azienda, poi è stato licenziato. A distanza di cinque anni quell’azienda è stata condannata a pagare al lavoratore 36 mensilità che ammontano a circa 300 mila euro netti. A stabilirlo una sentenza del giudice Paolo Talamo del tribunale di Vicenza. Ma andiamo per ordine. Emilio Calvi, all’epoca 47enne, è un bellunese con un buon curriculum nel settore amministrativo e grazie a questo riesce a farsi assumere alla Elmo & Montegrappa Spa di Bassano del Grappa. Si tratta di un’azienda che produce penne di lusso, realizzate con oro e pietre preziose. Una realtà prestigiosa, con una sessantina di dipendenti, che annovera tra i propri soci vip come il pilota Jean Alesi e l’attore Sylvester Stallone. Quindi l’11 maggio del 2012 Emilio Calvi viene assunto dalla Eagle, società collegata alla Elmo & Montegrappa, con la qualifica di quadro nel rispetto del contratto nazionale del lavoro settore Commercio. Le sue mansioni sono di responsabile del dipartimento amministrazione-finanza. Dopo appena 40 giorni la Eagle lo licenzia per una necessità legata ad un riassetto aziendale senza motivare la rimozione, la dichiarazione di esubero