Finti rapporti di lavoro per ottenere indennità e permessi di soggiorno: 13 arresti, tra loro un commercialista e due consulenti del lavoro

OTTAVIANO – La Guardia di Finanza della compagnia di Ottaviano ha eseguito un’ordinanza cautelare a carico di tredici persone, sette delle quali sottoposte alla misura cautelare degli arresti domiciliari e sei all’obbligo di presentazione alla polizia, tra cui figurano un dottore commercialista e due consulenti del lavoro, indagati per i reati di associazione per delinquere, truffa ai danni dell’Inps e favoreggiamento all’immigrazione clandestina.

Scoperte due presunte strutture criminali, ben radicate nei comuni di San Giuseppe Vesuviano, Terzigno e Poggiomarino, dedite alla predisposizione ed instaurazione di fittizi rapporti di lavoro, precostituiti solo cartolarmente, e di brevissima durata, finalizzati esclusivamente al fraudolento percepimento, da parte di lavoratori italiani, di indennità da parte dell’INPS e all’ottenimento, da parte di lavoratori stranieri, del permesso di soggiorno. Molte, per gli investigatori, risultavano essere le ditte fantasma create dalle associazioni a delinquere al fine di permettere la fittizia instaurazione dei rapporti di lavoro, aziende mai esistite che hanno assunto e licenziato formalmente una quantità enorme di dipendenti che così hanno potuto richiedere ed ottenere i requisiti necessari per l’ottenimento di indennità di disoccupazione od anche quelle conseguenti alla maternità.

Secondo gli inquirenti, nell’ambito delle associazioni a delinquere, primario è stato il ruolo svolto dai consulenti del lavoro, i quali, grazie alle loro competenze tecniche, hanno dolosamente creato le imprese fantasma, artatamente gestito i fittizi rapporti di lavoro, e predisposto, grazie all’apporto fornito dalle collaboratrici dei rispettivi studi professionali, le pratiche necessarie per garantire a centinaia di beneficiari le indennità da parte dell’Inps e i permessi di soggiorno. Significativo il ruolo di persone legate agli studi professionali dei consulenti, che, facendo da intermediari tra i professionisti e i potenziali “clienti” dell’associazione, procuravano i contatti necessari per l’avvio delle pratiche illecite; tra questi spiccano soggetti di nazionalità straniera, che vantavano ed utilizzavano, a tutto beneficio delle organizzazioni criminali, i rapporti con intere comunità di cittadini bengalesi e cinesi, strumentalizzando a proprio profitto la loro necessità di regolarizzazione sul territorio dello Stato.

L’attività delle organizzazioni, nella ricostruzione investigativa, ha infatti consentito l’illecito rilascio o rinnovo del permesso di soggiorno a circa 500 soggetti extracomunitari residenti clandestinamente nel territorio dello Stato, soggetti che le indagini hanno dimostrato aver corrisposto ai professionisti compiacenti intorno ai 10mila euro ciascuno, tra compensi spettanti ai consulenti ed agli intermediari, e contributi previdenziali e assistenziali, il cui pagamento per legge sarebbe spettato ai datori di lavoro. E’ stato, inoltre, disposto dal Gip di Nola il sequestro per equivalente delle somme percepite dalle associazioni a delinquere per un ammontare pari a 650.725,85 euro.
AI DOMICILIARI
Manzo Arcangelo, 48 anni, di Terzigno
Avino Francesco, 47 anni, di Terzigno
Guan Guorong, 62 anni, di Terzigno
Giuliano Lino Ciro, 52 anni, di Terzigno
Mohammad Towhid, 32 anni, di San Giuseppe Vesuviano
Esposito Giorgio Francesco, 71 anni, di San Giuseppe Vesuviano
Esposito Fabio, 43 anni, di San Giuseppe Vesuviano

Elenco destinatari obbligo di presentazione alla p.g.
Nappo Michela, 26 anni, di Terzigno
Boccia Pasquale, 35 anni, di Terzigno
Galasso Martino, 39 anni, di Poggiomarino
Rho Maria, 53 anni, di Cercola
Ambrosio Rosa, 44 anni, di San Giuseppe Vesuviano
Montechiaro Giuseppe, 41 anni, di Capaccio

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