Napoli, sospesi due infermieri dell’Asl. Durante il Covid rubavano tamponi e facevano test in cambio di 50 euro

Sono accusati di truffa, peculato e falso ideologico

Arrestati due infermieri fratelli gemelli in servizio presso l’Asl di Napoli. Durante l’emergenza pandemica avrebbero rubato un centinaio di tamponi per la rilevazione del Covid-19 riservati ai dipendenti di una sede Asl del territorio partenopeo per alimentare il loro giro di “clienti” i quali pagavano tra i 40 e i 50 euro per essere sottoposti ai tamponi molecolari.

La scoperta è stata fatta dai carabinieri Nas scoperto il Nas del capoluogo al termine di indagini coordinate dalla Procura (Seconda Sezione, reati contro la pubblica amministrazione, coordinata dal procuratore aggiunto Sergio Ferrigno).

Ai due dipendenti è stata notificata una sospensione della durata di un anno dall’esercizio del pubblico servizio emessa dal Gip Lidia Rossetti.

E non solo. Uno degli infermieri era risultato positivo al Covid-19 ma ciononostante si recò a casa di una “cliente” per fare un tampone. Anche questo gravissimo comportamento è emerso dall’ordinanza del gip di Napoli Lidia Rossetti.

L’infermiere in questione è risultato positivo al Covid-19 il 28 novembre 2020 e per questo motivo venne messo in quarantena.

Incurante della possibilità  di poter contribuire a diffondere il Sars-Cov-2 si recò lo stesso a casa della cliente il successivo 5 dicembre.

I due dipendenti, malgrado fossero consapevoli di essere stati scoperti, scrive il gip nell’ordinanza, “perserverano senza alcuno scrupolo nello svolgimento dell’attività  illecita, che verrà  interrotta solo in seguito alla perquisizione eseguita il 21 dicembre 2021“.

Inoltre non hanno avvertito l’esigenza “nonostante saranno trascorsi oltre due anni di procedere alla restituzione delle somme indebitamente riscosse, nè a un risarcimento del danno nei confronti dell’amministrazione di appartenenza“.

Infine uno dei due, dopo essersi presentato al pubblico ministero per rendere dichiarazioni spontanee sulla vicenda, non esita a truffare ancora una volta la propria amministrazione mettendosi in malattia e partecipando a un corso, in qualità  di docente, a Firenze. 

CiCre

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