E’ il presidente della compagnia Fratelli D’Amato, che opera nel trasporto marittimo e vanta sedi in Italia, Lussemburgo, Cina e Inghilterra

NAPOLI – L’accusa all’armatore napoletano è di evasione fiscale per 753.00 euro nell’anno di imposta 2008 e 1,1 milioni nel 2010. La guardia di finanza ha sequestrato beni per 1,8 milioni a Luigi D’Amato, presidente della compagnia Fratelli D’Amato, che opera nel trasporto marittimo e vanta sedi in Italia, Lussemburgo, Cina e Inghilterra. Nella flotta della società c’è anche la petroliera Enrica Lexie, la nave scortata dai marò La Torre e Girone arrestati in India per l’omicidio di due pescatori. Le fiamme gialle del comando provinciale di Napoli hanno messo i sigilli a case nella capitale, denaro e titoli bancari.

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