Napoli, infortunio  mortale in Asia: sindacato Sgb proclama sciopero per intera giornata

L’organizzazione sindacale indipendente e di base: “si lavora per vivere non per morire”

Il Sindacato Generale di Base – SGB, organizzazione sindacale indipendente e conflittuale ha proclamato lo sciopero per l’intera giornata in Asia, l’azienda di igiene urbana di proprietà del Comune di Napoli.

La decisione è stata assunta a seguito della morte dell’operaio Giuseppe Cristiano travolto da un camion azioendale.

Non si può andare avanti con una media di 80 morti al mese in Italia sui luoghi di lavoro – sottolinea in una nota il sindacato SGB – Questa guerra va fermata. Questa mattina a trovare la morte sul luogo di lavoro è stato Giuseppe Cristiano, operaio di ASIA SPA (la società controllata dal Comune di Napoli che si occupa di igiene ambientale), il lavoratore è stato investito mortalmente da un camion della stessa azienda nel piazzale di Asia, in via Galileo Ferraris a Napoli. Inutili sono stati i soccorsi presso l’Ospedale del Mare: Cristiano, 66 anni, è deceduto dopo l’operazione“.

SGB condanna fermamente questo ennesimo omicidio sul lavoro. “Lo diciamo senza troppi giri di parole: a nessuno venga in mente di cercare il colpevole in mezzo agli altri lavoratori, i colpevoli delle mortalità sul lavoro sono lo Stato, che non esercita alcun controllo sulla sicurezza, e le aziende (comprese quelle pubbliche) perennemente ostinate nel contenimento di tutti costi di gestione, compresi quelli sulla sicurezza. Non si può lavorare a 66 anni, in un Paese democratico Giuseppe sarebbe stato in pensione da almeno 6 anni – evidenzia l’organizzazione sindacale indipendente e di base – Per la sicurezza su tutti i luoghi di lavoro SGB ha proclamato lo sciopero in Asia Napoli Spa per l’intera giornata di domani 15 settembre 2023.

Per le stesse ragioni legate all’emergenza sicurezza del lavoro, SGB, insieme ad altri sindacati di base, ha già proclamato lo sciopero nelle aziende del trasposto pubblico locale per il giorno 18 settembre (volantinaggio presso la stazione della metropolitana di Montesanto a Napoli) e lo sciopero generale del 20 ottobre con un grande presidio davanti all’Ispettorato del Lavoro di Napoli.

Si deve lavorare per vivere e non per morire.

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