Concussione, arrestati sindaco di San Lorenzo Maggiore e capo ufficio tecnico

Gli indagati ai domiciliari. Sono accusati di aver preteso da un imprenditore una tangente del 10% sui lavori appaltati. Perquisiti uffici anche dei Comuni di San Lupo e Guardia Sanframondi

SAN LORENZO MAGGIORE – L’accusa è di aver preteso da un imprenditore una tangente pari al 10% dei lavori appaltati. Tangentopoli nel Sannio, dove sono finiti ai domiciliari il sindaco di San Lorenzo Maggiore e il capo ufficio tecnico del Comune: devono rispondere di concussione in concorso. Destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare emessa da gip di Benevento sono il primo cittadino Emmanuele De Libero e il funzionaro Pellegrino Colangelo. A eseguire il provvedimento richiesto dalla procurasannita, guidata da Giovanni Conzo, sono stati i carabinieri della Compagnia di Cerreto Sannita. L’operazione stata battezzata “Sistema 10 %”. I militari stanno eseguendo una serie di perquisizioni negli uffici dei Comuni associati di San Lorenzo Maggiore, di San Lupo e di Guardia Sanframondi.

 

L’INDAGINE – L’indagine è nata da una denuncia con la quale un imprenditore edile lamentava di essere stato vittima di un collaudato sistema concussorio posto in essere dal primo cittadino che, in sinergia con il capo ufficio tecnico, assoggettava gli imprenditori al cosiddetto “sistema del 10%” pretendendo da loro il versamento di tangenti per l’affidamento di lavori pubblici, pari al 10 % dei lavori appaltati. Secondo la Procura “il sindaco approfittando peraltro dello stato di difficoltà dell’azienda gestita dal denunciante, costringeva l’imprenditore a versare il 10% dei lavori ricevuti in subappalto, assoggettandolo alla sua volontà attraverso la minaccia che, in caso di mancata corresponsione della somma, sarebbe venuta meno ogni possibilità di lavoro della ditta in questione presso quel comune”. In particolare, afferma la nota del procuratore Conzo, De Libero e il dirigente responsabile unico del procedimento relativo all’affidamento mediante appalto integrato della progettazione esecutiva e dell’esecuzione dei lavori di acquisizione e infrastrutturizzazione delle aree destinate ad insediamenti produttivi, 1° e 2° lotto, per un importo pari a euro 862.245,01 – finanziato con fondi europei – abusando delle proprie qualità e dei propri poteri di pubblici ufficiali, costringevano l’imprenditore, dietro la reiterata minaccia che non avrebbe più lavorato per il comune di San Lorenzo Maggiore, a farsi promettere la somma di 70mila euro, di cui veniva versata una quota in contanti pari a 11mila euro”. “Particolarmente allarmante – conclude la nota del procuratore Conzo – la circostanza emersa nel corso dell’indagine della conoscenza e divulgazione abusiva di notizie coperte da segreto ad opera di soggetti coinvolti nella vicenda per la quale sono in corso investigazioni finalizzate a identificarne l’autore”.

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