Al Municipio sostengono che la partecipata delle affissioni non esiste più. Ma si continuano ad inviare pagamenti e in giro lavorano gli operai
NAPOLI – La Elpis, l’azienda partecipata del comune di Napoli addetta ai servizi per le pubbliche affissioni e la riscossione dei canoni pubblicitari esiste ancora? La società non doveva essere posta in liquidazione? I servizi non dovevano essere affidati alla società Napoli Servizi? Per i cittadini Napoletani la Elpis esiste, si continuano a vedere operai Elpis che affiggono, si continua ad andare negli uffici della Elpis per prenotare affissioni e pagare l’imposta, si continuano ad inviare pagamenti alla Elpis di ingenti somme che gravano come macigni sulla precaria economia di negozi e ditte pubblicitarie. Invece al Comune sostengono, anche se nulla è dato trovare nel sito web del Comune in proposito che la Elpis non esiste più…Allora è un fantasma che si aggira per la città? Se la notizia del Comune è fondata, sarebbe gradito che il Comune desse notizia delle somme da capogiro che i precedenti amministratori di Elpis dovrebbero aver finalmente versato nelle casse del Comune di Napoli. Il Comune infatti, fino al 2008, aveva introiti da pubblicità che superavano sempre i 5 milioni annui e l’Assessore al Lavoro e alle attività produttive, Enrico Panini, addebitata alla gestione pre 2008 una cattiva gestione dichiarando “Che, per anni, la società sia stata abbandonata a se stessa è provato anche dalle indagini aperte e dalle transazioni giudiziarie avviate”, tanto che la previsione di entrata del 2011 è stata fissata ad oltre 13 milioni di Euro. Successivamente di tutto ciò non si ha più notizia, si quantizzano però, nelle delibere, debiti di Elpis molto lontani dalle previsioni di bilancio, ma, comunque, attestati per gli anni 2009-2014 su almeno 3 milioni annui, sebbene nel 2013 l’ entrata viene ridotta del 73% e portata ad 1.469.000 euro (da Rendiconto di gestione 2013 tabelle di sintesi) Di contro l’entrata effettiva , secondo il Direttore dei Servizi Finanziari dottor Mucciariello non arriva a 2 milioni di euro ed i risultati di gestione che si leggono sul sito del Comune sono per l’anno 2011, 126.160,00, per l’anno 2012 128.216,00 e per l’anno 2013 194.204,00. (mentre risultano versati al Comune 250.319,37 euro). I precedenti amministratori di Elpis dovranno dar conto di queste gestioni fallimentari e, comunque, restituire decine di milioni al Comune di Napoli? E i responsabili degli uffici che sulla Elpis avevano il controllo analogo cosa hanno fatto negli ultimi cinque anni dinanzi a questi ammanchi? Come si è svolto il controllo? Ed oggi che pensano che la Elpis non esiste più, chi controlla il fantasma che si aggira per la città? Prima che si innestino le solite polemiche chiariamo che i dati contabili derivano tutti da delibere approvate dal Consiglio Comunale di Napoli dalla cui lettura congiunta sembra di poter affermare che Panini abbia abbandonato la Elpis a se stessa fino al 2014. Cosa succederà ora che la Elpis non esiste più e questo fantasma dovrebbe essere controllato da Alessandro Fucito e dalla dottoressa Aprea?
Ciro Crescentini