Scuola, garantire diritti agli studenti con disabilità

Per il nuovo anno scolastico rischio discriminazione per gli alunni diversamente abili

La scuola deve garantire pari diritti agli studenti diversamente abili. Infatti, l’anno scolastico è appena iniziato, ma per gli alunni con disabilità potrebbe essere un anno di discriminazione. Lo afferma l’avvocato Paolo Colombo, Garante dei diritti delle persone con disabilità della Regione Campania. Egli denuncia le difficoltà che le famiglie incontrano ogni anno per garantire una scuola inclusiva ai propri figli.

Tra queste, il ritardo nell’assegnazione degli insegnanti di sostegno e degli assistenti educativi, la mancanza di personale qualificato e la riduzione delle ore di assistenza previste dal Pei. Queste situazioni portano a una marginalizzazione degli alunni con disabilità, che spesso vengono separati dalle loro classi e dai loro compagni.

Le dichiarazioni del Garante

Non vogliamo che si ripeta quello che è successo l’anno scorso, quando oltre 70mila supplenti senza specializzazione hanno coperto i posti di sostegno a livello nazionale. Non vogliamo che si continui a violare il diritto all’istruzione e alla parità di opportunità dei nostri figli“, dichiara Colombo.

Il Garante chiede alle istituzioni competenti di intervenire con urgenza per risolvere queste criticità e per garantire una scuola di qualità per tutti gli alunni. Inoltre, la discriminazione basata sulla disabilità è una violazione dei diritti umani che colpisce bambini e ragazzi che frequentano la scuola. Questa situazione non è solo un disagio, ma un’ingiustizia che può essere punita dalla legge 67/2006.

Infatti, questa legge proibisce ogni forma di discriminazione per motivi di disabilità. La scuola deve garantire a tutti gli alunni con disabilità i servizi necessari e il diritto allo studio. Non ci sono scuse di ordine gestionale, economico o politico che possano impedire questo obiettivo.

L’avv. Paolo Colombo elogia il Capo dello Stato per aver fatto dell’inclusione la parola d’ordine della scuola dell’autonomia nel 2023/2024. Tuttavia, per realizzare l’inclusione servono più risorse umane, stabilità e formazione adeguata, oltre a interventi sulle indennità e sugli stipendi degli insegnanti.

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