Ungheria prende le distanze da Zelensky: “non possiamo permettere che il prezzo della guerra sia pagato dal nostro popolo”

Respinte le richieste sia in termini di embargo energetico alla Russia che di aiuti in armi all’Ucraina

Il premier dell’Ungheria, Viktor Orban, non intende far pagare i costi e gli effetti della guerra alle famiglie ungheresi e ha respinto senza esitazioni entrambe le richieste che il presidente ucraino, Volodmyr Zelensky, aveva avanzato all’Ungheria: l’estensione delle sanzioni al settore energetico, con il conseguente blocco di acquisto di gas e petrolio russi, e la fornitura di armi a Kiev.

L’Ungheria vuole rimanere fuori da questa guerra, quindi non consentirà il trasferimento di armi all’Ucraina”, ha affermato il premier, secondo quanto riferito dal suo portavoce, Zoltan Kovacs, che definisce le richieste di Zelensky “contrarie agli interessi dell’Ungheria”.

La posizione dell’Ungheria è che non possiamo permettere che il prezzo della guerra sia pagato dalle famiglie ungheresi. Questo è il motivo per cui continueremo a opporci all’estensione delle sanzioni ai vettori energetici russi in tutti i forum europei, come abbiamo fatto in passato”, ha ribadito il portavoce. “L’85% del gas e più del 60% del petrolio in Ungheria provengono dalla Russia” – ha sottolineato – “In questo modo saremmo noi a pagare il prezzo della guerra – ha concluso il premier, specificando che “l’Ungheria non è il solo Paese a sostenere questa posizione”.

Condividi sui social network
  • gplus
  • pinterest