Il caso potrebbe finire sul tavolo della magistratura
Napoli Servizi, l’azienda di servizi di proprietà del Comune di Napoli finisce di nuovo nell’occhio del ciclone.Contestato un concorso interno per il riconoscimento dell’inquadramento di impiegato amministrativo. La selezione del personale da promuovere sarebbe stata decisa dai rappresentanti di alcune sigle sindacali e i responsabili aziendali, senza tenere conto dell’ordine di priorità di una graduatoria composta da 23 persone, redatta in base ad un concorso interno, tenendo conto dell’anzianità di servizio, test scritti, prove orali. Alcune lavoratrici sarebbero state addirittura scavalcate. La vicenda potrebbe finire sul tavolo della magistratura. Dunque, i diritti collettivi in Napoli Servizi sono considerati degli optional. L’azienda è stata recentemente condannata dalla sezione lavoro del Tribunale di Napoli per avere imposto un verbale di conciliazione ad alcune lavoratrici provenienti da Napoli Sociale(azienda attualmente in liquidazione). Un verbale che sostanzialmente prevedeva la rinuncia di diritti acquisiti. Alla faccia dell’etica e della responsabilità sociale. E non solo. Il sindacato continua ad utilizzare metodi poco ortodossi nell’ambito dell’organizzazione del lavoro aziendale rinunciando ad assumere un ruolo efficace nel combattere favoritismi, clientele e discriminazioni.