Covid, si incendia la protesta contro il coprifuoco e in difesa della Costituzione

Tafferugli a Roma

Si incendiano e si estendono le proteste contro il coprifuoco e le misure restrittive varate dal governo giallo-fucsia per arginare i contagi da Covid. Oggi il centro di Roma è stato teatro di molte manifestazioni e di cortei che chiedevano il rispetto della Costituzione. Le prime tensioni, nel pomeriggio, a Campo de’ Fiori. Dopo un avvio pacifico, circa 300 persone volevano dirigersi verso piazza Montecitorio. Le forze dell’ordine, in tenuta antisommossa, si sono schierate con un cordone e glielo hanno impedito. Nel contatto ci sono stati spintoni e tafferugli. In un’altra zona della Capitale, in piazza Indipendenza, non lontano dalla Stazione Termini, si sono dati appuntamento movimenti, studenti, precari, disoccupati e sindacati di base. Un grosso striscione spiega la protesta: “La crisi la paghino i ricchi! Nessun ricatto tra salute e redditi”. E poi cori contro il premier Conte e Confindustria. Il clima cambia di segno quando il sit-in si trasforma in corteo. I manifestanti vorrebbero andare al Ministero dello Sviluppo. Le forze dell’ordine li fanno sfilare, invece, verso l’università La Sapienza. “Siamo in 5mila e il Governo ci deve ascoltare”, urlano dal megafono. Poi da un gruppo di manifestanti, alcuni con cappucci e a volto coperto da mascherine nere o sciarpe, parte un lancio di fumogeni e petardi verso il cordone delle forze dell’ordine schierato nei pressi dell’università. La polizia allontana e disperde i manifestanti con i blindati e agenti in tenuta antisommossa.

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