Università Bene Comune? Dal dibattito alla Federico II parte un Sos

Il confronto tenuto nell’ateneo napoletano, traendo spunto da “La Laurea negata”, il testo dell’economista Gianfranco Viesti. Al tavolo i parlamentari Epifani, Gallo, Verducci e Grassi

Venerdi 21 settembre, Dipartimento di Scienze Politiche Federico II. Nella prestigiosa e storica aula “Altiero Spinelli”, interesantissima manifestazione sui temi di Università, Ricerca, sviluppo economico e questione meridionale, con confronto tra addetti ai lavori (accademici e studenti di vari Atenei napoletani) e politici di primissimo piano: da Guglielmo Epifani, LeU, a Luigi Gallo, 5S, presidente della Commissione Cultura della Camera, a Francesco Verducci, PD, vicepresidente della Commissione Istruzione del Senato e professore all’Università di Macerata, a Ugo Grassi, senatore, autorevole esponente 5S, professore universitario della Università napoletana Parthenope. Oltre ovviamente allo stimato e noto economista, professore di Economia all’Università di Bari, Gianfranco Viesti, autore de “La Laurea negata”. Dai cui temi e concetti e soprattutto fatti e numeri, siamo partiti per la discussione ed il confronto.

Un grazie a loro, a tutti gli intervenuti, ed in particolare a Melina Cappelli, Unina, Alessandro Arienzo, Unina, dirigente CGIL, Raffaele Dubbioso, UniParthenope, studente, dirigente UDU, Marco Esposito, UniParthenope, Alberto Incoronato, Unina, dirigente CIPUR, Eugenio Mazzarella, Unina, Valeria Pinto, Unina. E al Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche della Federico II, che ha in qualche modo “sponsorizzato” la manifestazione, prof. Marco Musella.

Ed ancora un ringraziamento agli amici napoletani del Movimento per la Dignità della Docenza Universitaria (oltre a Melina Cappelli, i colleghi Davide De Caro e Fabio Murena) e all’associazione e-Laborazione, in particolare al suo presidente Dino Falconio e al suo segretario, Alessandro Zampella, che hanno collaborato alla organizzazione, gestione e ottima riuscita della iniziativa.

 

 

“Università Bene Comune?”, con il punto interrogativo, il titolo che è stato dato a questa manifestazione, perché non siamo certi che nel nostro paese si guardi all’università come un bene comune, da salvaguardare, da migliorare, da sviluppare. La situazione a mio avviso drammatica del Paese, anche in termini di “cultura” in senso lato di un intero popolo, non può che riflettersi sull’università. Solo per citare un ulteriore, recente e a mio avviso pericoloso esempio, la possibile regionalizzazione di scuola e università, come sembra essere di fatto prevista dalle richieste avanzate dalla regione Veneto, e, in diverso modo, dalla regione Lombardia.
L’amico e autorevole collega Gianfranco Viesti è stato e continua ad essere un punto di riferimento insostituibile sia per questioni legate ai temi dello sviluppo economico, del federalismo, ecc …; sia per i temi più tecnicamente legati a Università e Ricerca.
Prima occasione di confronto “pubblico” su queste questioni tra addetti ai lavori e parlamentari ed esponenti politici del dopo-4-marzo, che, al di là delle oggettive differenze di punti di vista, non possono che essere stati d’accordo, tutti, sulla centralità dei temi discussi, sulla importanza di istruzione, saperi, università, per lo sviluppo del paese, per l’impegno che a nome delle rispettive parti politiche hanno voluto assumere a che sia il Parlamento ad interessarsi e a legiferare su queste questioni. Poco? A me sembra già tanto. Con, in più, una prospettiva di dialogo e convergenza su alcuni (se non molti) dei punti trattati.

Con la mia “conduzione” ho cercato, anche con domande “scomode”, alle quali nessuno si è del tutto sottratto, di far riaffermare centralità del Mezzogiorno, centralità del Parlamento, necessità di autocritica e soprattutto di confronto, anche, specialmente, tra opinioni e punti di partenza diversi.
Occasione quindi importante, e il fatto che si sia svolta a Napoli è a mio avviso significativo della centralità del Mezzogiorno e di una moderna (ma “antica”) questione meridionale, in questa occasione coniugata in termini appunto di istruzione, istruzione terziaria, diritto allo studio, ecc .., e della volontà (per ora … enunciata., vedremo in seguito nei fatti) di tutti di porre rimedio alle “politiche contro l’università” di quest’ultimo ventennio, come recita il sottotitolo dell’agile saggio di Gianfranco Viesti.

Giuliano Laccetti

(ordinario Università degli Studi di Napoli Federico II)

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