Presentato “Absolute”. Storia di un giovane “nerd” che fa di tutto per omologarsi
E’ il romanzo d’esordio del giornalista giuglianese Marco Aragno

GIUGLIANO – Un secchione ribelle. Potrebbe essere questa la definizione del protagonista di “Absolute”, il romanzo presentato ieri alla biblioteca comunale di Giugliano. L’opera segna l’esordio in narrativa del giornalista giuglianese Marco Aragno, già autore della raccolta di poesie “Zugunruhe” (Lietocolle, 2010). Un passaggio dalla poesia alla prosa voluto per raccontare un tema di stretta attualità: il mondo dei giovani e l’omologazione ai canoni imposti dalla società moderna.

L’evento, promosso dall’associazione culturale “Ibris”, ha contato sulla presenza di Domenico Iovino, pr giuglianese, che ha portato il punto di vista delle discoteche e della vita notturna, e della moderatrice Rosa Anna Ronca, giovane socia di Ibris, che ha presentato il romanzo e rivolto domande ai due ospiti.

Il romanzo. Il protagonista di “Absolute” (Con-fine edizioni, 2015), è Marco Cicala, un 19enne “nerd” di Cugliano, paese immaginario della provincia nord di Napoli, che preferisce starsene al pc e leggere i grandi capolavori della letteratura piuttosto che andare in giro per locali e discoteche come la maggioranza dei suoi coetanei.
“Nonostante le iniziali resistenze però – ha raccontato l’autore al pubblico – sotto la pressione dei genitori, Cicala decide di uscire dal bozzolo. Dopo una vacanza trasgressiva a Mykonos in compagnia del cugino, mette da parte la vita domestica per tuffarsi nel mondo della movida. Locali glamour, alcool, donne-oggetto. Inizia ad omologarsi a quel mondo che fino ai 19 anni aveva sempre ripudiato”.

Peccato però che, nonostante gli sforzi, questa nuova vita proprio non faccia per lui. Nei panni del discotecaro, Cicala non ne azzecca una. Si sente a disagio, vive di sogni e illusioni coltivate sui social network, scende a compromessi con un mondo fatto di apparenze, frivolezze e soldi. “Un viaggio interiore – conclude l’autore – che lo porterà all’affermazione della propria vera identità, quella dell’orso, in contrapposizione a quella dei camaleonti, disposti a tutto pur di adeguarsi ai modelli culturali dominanti.”

Sullo sfondo della storia una società italiana allo sbando, povera di valori e riferimenti, plasmata dai sogni di ricchezza e dai miti televisivi. Una società che in Cugliano, paesino della provincia napoletana dall’incerta identità culturale (“Per metà agricolo e per metà non si sa che”), trova la sua più triste rappresentazione.

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