Addio a Rodotà, il giurista delle battaglie civili

Protagonista della vita pubblica. Aveva 84 anni

Se ne è andato il giurista delle battaglie civili e sociali. E’ morto Stefano Rodotà, aveva 84 anni. Politico e accademico, era nato a Cosenza il 30 maggio 1933.

Dal 1997 al 2005 fu primo Presidente del Garante per la protezione dei dati personali.  Professore di diritto civile, insegnò in molte università europee, negli Stati Uniti, in America Latina, Canada, Australia e India. I suoi contributi maggiori sono soprattutto nel campo del diritto costituzionale, con riferimento al rapporto tra i diritti costituzionali fondamentali e quelli relativi alle tecnologie dell’informazione. Fu anche tra gli autori della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione europea. Nel 2013 Rodotà fu candidato, non eletto, per l’elezione del Presidente della Repubblica: fu votato da Movimento 5 Stelle, Sinistra Ecologia Libertà, alcuni parlamentari del Pd.

Ma l’entrata in politica era avvenuta molto prima. Dopo essere stato iscritto al Partito Radicale di Mario Pannunzio, rifiutò nel 1976 e nel 1979 la candidatura nel Partito Radicale di Marco Pannella. Fu eletto alla Camera come indipendente di sinistra nel 1979, 1983, 1987, e presidente del Pds (1991-1992). Il Movimento 5 Stelle appoggiò la sua elezione alla presidenza della Repubblica per i sei scrutini che portarono poi alla rielezione di Giorgio Napolitano (prese 240 voti al primo; 230 al secondo; 250 al terzo; 213 al quarto; 210 al quinto; 217 al sesto). Era arrivato terzo alle consultazioni online dell’M5S, ma Milena Gabanelli e Gino Strada rinunciarono. “Vivo queste manifestazioni con il giusto distacco ironico, è un periodo ipotetico dell’irrealtà” commentò Rodotà all’epoca. Fra i più accesi oppositori del ddl bavaglio sulle intercettazioni proposto dall’ultimo governo Berlusconi, nel 2013 firmò l’appello di MicroMega per l’ineleggibilità del Cavaliere. Nel 2014 fu stato una delle voci più critiche delle riforme del Senato e della legge elettorale portate avanti dal governo Renzi. Tra i suoi libri: Intervista su privacy e libertà (2005), Elogio del moralismo (2011), Il diritto di avere diritti (2012) tutti editi da Laterza. Da ultimo Il mondo nella rete. Quali i diritti, quali i vincoli (Laterza, 2014).

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