Roma, la rabbia degli studenti della Sapienza

Il Cda e il Senato accademico conferma gli accordi di ricerca con Israele scatenando tensione e scontri. Due arresti

Ancora tensione e scontri all’università La Sapienza di Roma dove da giorni gli studenti erano in attesa della riunione del Cda e del Senato accademico sulla questione degli accordi di ricerca con Israele.

Due studenti arrestati dopo il tentativo di entrare al Senato accademico e poi al commissariato sotto al quale si erano radunati dei manifestanti. Secondo i giovani della Fgc, alcune persone sarebbero rimaste ferite.


Di fronte alla mobilitazione degli studenti, la risposta della Sapienza è stata nuovamente un Senato Accademico blindato e la celere. L’ateneo è disposto a caricare i propri studenti piuttosto che ascoltare le istanze di migliaia tra studenti, ricercatori e docenti. La rettrice si assuma le sue responsabilità: dimissioni immediate“, hanno scritto i manifestanti sui social.

Durante il corteo hanno fermato due compagni. Inoltre il Senato accademico delibera condannando il massacro e chiedendo il cessate il fuoco, ma è solo una dichiarazione per pulirsi la coscienza. Neanche una parola sugli accordi. Nessuna intenzione concreta di interrompere la complicità con il genocidio. La risposta del Senato alle nostre richieste è vergognosa. E sono vergognose le cariche della polizia”: le parole sui social dei giovani del coordinamento Collettivi Sapienza.

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