Nuova discarica della Regione, a Chiaiano parte la lotta: “Territori devastati, è una provocazione”

Domani l’assemblea di protesta contro il piano che prevede un nuovo sito per smaltire le ecoballe inertizzate

A fine luglio le due delibere per avviare l’iter di aggiornamento del piano regionale rifiuti. Ad inizio agosto l’ammissione del governatore De Luca: “Dobbiamo individuare una discarica per accumulo di rifiuti inertizzati per collocare il 20-30% delle ecoballe”. Ma l’ipotesi del nuovo sito riapre la stagione delle proteste di piazza. E’ molto concreta la possibilità di una nuova discarica tra la Terra dei fuochi e l’area nord di Napoli. Un’opzione contro cui domani i movimenti protestano con una manifestazione alla Rotonda Titanic, tra Chiaiano e il Comune di Marano. L’appuntamento è alle 18. “Le modifiche al piano prevedono, senza vergogna – affermano gli attivisti di Rete Commons e Stop Biocidio- la possibilità, tra le altre cose, di aprire una nuova discarica nel napoletano in uno tra i siti già individuati dai precedenti commissariati straordinari. I siti in questione sarebbero Giugliano, Marano, Quarto e Chiaiano, tutti territori su cui ha già insistito per anni l’opera di devastazione causata dagli sversamenti legali e illegali. L’impianto dovrebbe contenere 1 milione e mezzo di tonnellate di rifiuti inerti”.

 

 

“E’ evidente – proseguono i promotori della protesta – che nessuno di questi territori può accettare quella che possiamo solo definire come una insopportabile provocazione. Non ci faremo prendere in giro da l’ennesimo bluff che vuole raccontarci che questa discarica non inquina. Ci opporremo come abbiamo fatto in questi anni e dimostreremo che dalle nostre parti i devastatori non metteranno mai più piede, sia che siano vestiti da politici che da imprenditori”. Ma la comparsa all’orizzonte del nuovo sito non è l’unico motivo di malumore. Perché è “di questi giorni la notizia – afferma la rete dei movimenti – della vittoria della gara d’appalto per la tombatura della discarica di Chaiaiano dalla Sea di Trento. Anche su quello pretendiamo il rispetto degli impegni presi di avere voce in capitolo e possibilità di controllo, considerato che siamo i comitati e i cittadini che hanno lottato strenuamente per anni per la chiusura di quel sito vergognoso che ha ammalato irreversibilmente il nostro territorio. Proprio a proposito della tombatura ci piacerebbe piuttosto prendere finalmente parola come comitati sulla riqualificazione del parco delle colline e non sull’ennesimo sito di smaltimento dei rifiuti-Le periferie e la provincia non possono essere considerate solo come pattumiere”. La mobilitazione è partita.

 

(Foto Basta Discariche! Si Alla Riqualificazione Del Parco Delle Colline/Fb)

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