Disgelo Comune-Governo, de Magistris il primo a chiamare: “Ma sempre contrari al commissario per Bagnoli”

Il sindaco: “Non abbiamo ceduto di un centimetro, non andrò alla cabina di regia. Palazzo Chigi ha riconosciuto che è impensabile parlare di rigenerazione urbana e riqualificazione senza  tener conto della volontà della città”. Il sottosegretario De Vincenti: “E’ bastata una telefonata da Palazzo San Giacomo senza porre condizioni”

A fare il primo passo è stato il sindaco, con ogni probabilità per la moral suasion del capo dello Stato. Il sottosegretario De Vincenti svela che è stata una telefonata di de Magistris ad avviare il disgelo tra Comune di Napoli e Governo. Una chiamata per chiedere un incontro, ma stavolta “senza alcuna condizione pregiudiziale” spiega De Vincenti. Ed è nella caduta di ogni condizione che si scorge l’ombra del Quirinale, dopo il colloquio tra Mattarella e de Magistris a Napoli. A Palazzo Chigi è stato un incontro “proficuo e di grandissima rilevanza” durato “oltre 2 ore”, spiega il sindaco in consiglio comunale. Nella riunione si è parlato “di tutti i dossier relativi alla città di Napoli: il Patto per Napoli, i fondi europei, le Vele, Bagnoli”. “Il tema mediatico – dice de Magistris – è che ho stretto la mano a Nastasi, ma non facciamo mai questioni personali. Volevamo un incontro con il Governo in cui si parlasse di Napoli”. Il primo cittadino si dichiara soddisfatto: De Vincenti “ha convenuto che è impensabile parlare di rigenerazione urbana e riqualificazione di Bagnoli senza  tener conto della volontà della città. Noi abbiamo ribadito il no all’articolo 33 dello Sblocca Italia e il no al commissariamento, senza alcuna questione personale. Il problema – aggiunge – non sono le persone ma le leggi in violazione della Costituzione”. Ora “la sfida è quella di reincontrarci a Palazzo Chigi”. De Magistris ribadisce però che non parteciperà alla cabina di regia su Bagnoli: “Me lo hanno chiesto ma – avverte -noi manteniamo ferma la posizione e non riteniamo che la cabina di regia sia un luogo in cui discutere di queste questioni. La cosa importante – sostiene – è che dopo due anni il tavolo su Napoli è ripreso, è un grandissimo risultato per i napoletani e per chi ci ha creduto. Noi non abbiamo ceduto un solo centimetro”.

 

DE VINCENTI: “CONTA SOLO LA RIPRESA DEL DIALOGO” – “E’ francamente complicato comprendere perché ci si attardi su dettagli davvero insignificanti, tipo strette di mano- sorrisi- sguardi- passi avanti o meno, perdendo di vista il nocciolo della questione: da ieri, finalmente, è cominciato un dialogo con il Comune di Napoli sul futuro della città, sui bisogni della città, Bagnoli in testa”. All’indomani dell’incontro con il Comune di Napoli, De Vincenti spiega che il dialogo “in fondo è stato facile iniziarlo: è bastato che il sindaco de Magistris telefonasse e chiedesse di incontrare il Governo senza alcuna condizione pregiudiziale a parte sua, in particolare – dice – sul commissario Nastasi”. “Del resto – ricorda il sottosegretario alla presidenza del consiglio – l’avevamo sempre detto che le porte di Palazzo Chigi sono aperte. Ora si tratta di portare avanti il confronto, nello stesso spirito costruttivo che ha caratterizzato la riunione di ieri. Deve essere chiaro però che il riconoscimento da parte del sindaco della Cabina di Regia per Bagnoli come sede naturale di tale confronto è la condizione indispensabile perché l’interlocuzione possa procedere e dare i frutti sperati. Nell’esclusivo interesse di Napoli”.

(Video Ufficio Stampa Comune di Napoli)

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