Napoli: Fondazione affitta 33 immobili a misteriosi inquilini, tace de Magistris

Il Desk pubblica in esclusiva l’elenco dei locali e degli appartamenti ubicati nel centro cittadino assegnati con ‘canoni popolari’ a misteriosi inquilini.  Noto il nominativo di un solo conduttore:  Carmine Sgambati, consigliere comunale ‘arancione’

Scoppia il caso dei 33 immobili, appartamenti e locali di proprietà della Fondazione Strachan-Rodinò onlus, un “ente di diritto privato controllato dal Comune”. Una seria questione morale. Una seria questione morale che investe l’amministrazione comunale di Palazzo San Giacomo che continua a non attuare una seria riorganizzazione delle aziende partecipate e degli Enti controllati, attuando vera trasparenza politica e amministrativa. Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, invece, preferisce tacere. Il Desk pubblica in esclusiva l’elenco di appartamenti ubicati nel centro di Napoli corredato dall’importo annuo corrisposto. Misteriosi i nominativi di 32 inquilini.

Noto il nominativo di un solo inquilino. Il conduttore  del prestigioso appartamento di Via Vittorio Colonna(416 euro di affitto mensili): l’inquilino Carmine Sgambati, consigliere comunale del gruppo ‘Agorà’, assessore alla Città metropolitana, fedelissimo del sindaco Luigi de Magistris, noto imprenditore. L’appartamento è stato assegnato qualche anno fa alla dottoressa Mariarosaria Conforto, compagna di Sgambati, nominata dal sindaco de Magistris componente del consiglio di amministrazione della stessa Fondazione, ente proprietario dell’appartamento). Una Fondazione nata per “accogliere i non vedenti e i disabili in una propria struttura con progetti finalizzati ad assicurargli una normale vita di relazione e di compimento di tutti i loro atti quotidiani, ed anche al sostegno e all’integrazione delle donne in difficoltà”.

E i “conduttori” degli altri 32 immobili, appartamenti e locali affittati con “canoni popolari”? Chi sono? Chi sono i misteriosi inquilini degli appartamenti ubicati in Via Salvator Rosa, Via Santa Lucia, Via Monte di Dio, Via Toledo, Via Kerbaker, Via Calce a Materdei, Via Luigia Sanfelice, Via San Giovanni a Carbonara, Via Cimarosa, Via Gino Doria? Gli appartamenti e i locali sono stati assegnati a famiglie indigenti di disabili e non vedenti, a persone migranti, ragazze madri, senzatetto, sfrattati, papà o mamme separati? La Fondazione attua “la linea politica umanistica, rivoluzionaria, del cambiamento, della trasparenza, della partecipazione” professata e propagandata dall’Amministrazione Comunale guidata da Luigi de Magistris?

 

Il Desk ha provato a contattare telefonicamente la Fondazione. Abbiamo ottenuto una risposta generica, fumosa. “L’elenco dettagliato degli immobili di proprietà della Fondazione, il nominativo dei conduttori è stato inviato al dipartimento gabinetto del sindaco Luigi de Magistris a mezzo posta certificata del 13 marzo 2019 – ha sottolineato un dirigente – Precisiamo che quando si libera un appartamento di proprietà della fondazione, viene apposta la locandina ‘affittasi’ sul portone del relativo fabbricato, con l’indicazione delle modalità per come far pervenire le richieste di affitto entro un certo termine. Trascorso il suddetto termine, il consiglio di amministrazione della fondazione procede alla scelta del conduttore tenendo conto sia della migliore offerta che delle adeguate garanzie presentate a corredo della richiesta di affitto”.

Dunque, dalle dichiarazioni del dirigente della Fondazione emergono due fatti: Non è stata effettuata una opportuna e adeguata informazione sulle case e i locali sfitti; non sono affatto chiare le procedure di assegnazione. Ricordiamo che gli immobili sono di proprietà di un Ente controllato dal Comune.  Quale posizione assumeranno le opposizioni in consiglio comunale?

                                                                                                                  Ciro Crescentini

 

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