Anm, proclamato sciopero il 13 dicembre: “Azienda in grave situazione economico-finanziaria”

I sindacati: “L’Azienda vanta un grosso credito da tutti gli enti locali e dal governo, pari ad almeno trecento milioni di euro. Ben 200 milioni dovrebbero essere versati dal Comune di Napoli”

Rischia di fallire l’Anm, l’azienda di proprietà del comune di Napoli che gestisce il trasporto pubblico cittadino e sui territori della provincia. Gli stipendi ai lavoratori non potranno essere garantiti. I fornitori di carburante e di pezzi di ricambi da tempo non vengono pagati. Sarebbero pronti 800 licenziamenti. Non potranno essere erogati gli stipendi e le tredicesime. La privatizzazione è dietro l’angolo. Immediata la reazione delle maestranze. Proclamato un primo sciopero di quattro ore per il prossimo 13 dicembre. L’iniziativa di lotta è stata decisa dalle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil del settore trasporti. Una nota è stata inviata al Prefetto di Napoli, al sindaco Luigi de Magistris, all’amministratore unico della società, Alberto ramaglia. “Lo sciopero è stato proclamato per la grave situazione economico-finanziaria dell’azienda che si ripercuote sul servizio e sul personale, la mancanza di un piano industriale credibile per il rilancio della Anm con assenza di prospettive future” – si legge nella nota delle tra organizzazioni sindacali. L’Azienda vanta un grosso credito da tutti gli enti locali e dal governo, pari ad almeno trecento milioni di euro. Ben 200 milioni dovrebbero essere versati dal Comune di Napoli. L’Anm sarebbe esposta con le banche per 120 milioni. Gli istituti di credito sarebbero orientati a chiudere il rubinetto dei soldi.

Ciro Crescentini

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