Regione, le spese illegittime finiscono alla Consulta

Nel giudizio di parificazione del 17 settembre, i magistrati hanno dato il via libera ai consuntivi del 2015 e 2016, ma solo parzialmente, per “garantire la funzionalità e la continuità dell’amministrazione, nelle more dell’adempimento dell’impegno assunto di adeguare la propria contabilità ai precetti normativi della contabilità”. La denuncia dell’avvocato Agosto: “Criticità al di là dei proclami del governatore De Luca, atti inviati anche alla procura contabile”

Non tutto è andato per il verso giusto alla Regione, davanti alla sezione regionale di controllo della Corte dei Conti, nel giudizio di parificazione del rendiconto generale. Nella decisione del 17 settembre, i magistrati hanno dato il via libera ai consuntivi del 2015 e 2016, ma solo parzialmente. E alcuni atti, relativi a spese ritenute illegittime, sono stati trasmessi alla Corte Costituzionale. “La Sezione: parifica, con “riserva” le risultanze di cassa – si legge nella pronuncia-. Ferma restando l’irregolarità rilevata in termini di assenza di monitoraggio dei vincoli per cassa, la Corte parifica in relazione alla esigenza di garantire la funzionalità e la continuità dell’amministrazione, nelle more dell’adempimento dell’impegno assunto di adeguare la propria contabilità ai precetti normativi della contabilità ai sensi del D.lgs. n. 118/2011; sospende il giudizio sulle poste passive con cui è stato finanziato il Consiglio regionale, nella parte in cui una frazione di tale spesa è stata erogata, a mezzo del bilancio del Consiglio regionale, per sostenere il trattamento accessorio del personale di tale organo. Con separata ordinanza, dunque, il Collegio solleva questione di costituzionalità sulle norme regionali di bilancio che istituiscono e legittimano la richiamata spesa”. E inoltre: “Parifica parzialmente le partite di entrata e di spesa nonché i fondi e correlativamente: a) i prospetti rappresentativi del risultato di amministrazione e b) i prospetti che quantificano e determinano la composizione del disavanzo, con riverbero sugli esercizi successivi; non parifica le partite di spesa illegittimamente finanziate con applicazione di quote vincolate/accantonate del risultato di amministrazione, in presenza di un SCP (saldo contabile primario) che, pur positivo, si palesa virtualmente negativo per effetto della necessità di neutralizzare le disponibilità primarie con il Fal per spesa diversa da investimento. Di conseguenza la spesa non poteva essere finanziata, coperta ed autorizzata senza violare l’art. 119 comma 6 Cost.. Tale “non parifica” non importa obblighi di conformazione di tipo positivo sull’amministrazione regionale, in termini di modifica del disegno di legge di rendiconto. Tuttavia importa obblighi conformativi di tipo negativo sulle successive decisioni di bilancio”. E infine “si appone riserva per i conti degli agenti contabili, oggetto di specifico giudizio presso la competente Sezione giurisdizionale regionale”. La corte osserva che “il saldo finale di cassa pari ad Euro 446.615.953,19, non coincide con quello esposto nel conto del Tesoriere e con i prospetti della gestione di cassa estratti dal sistema informativo Siope (Euro 371.497.298,85). Permane, dunque, al termine dell’esercizio, un differenziale tra “conto di fatto” del Tesoriere e “conto di diritto” dell’Ente (pari ad Euro 75.118.654,34)”. E quindi, i giudici affermano: “Ferme restando le considerazioni già precedentemente svolte, la Sezione ritiene che i dubbi di non conformità ai parametri costituzionali delle disposizioni regionali prevedenti i beneficiari, le finalità ed il finanziamento dei fondi cc.dd. “etero-finanziati” destinati al trattamento economico accessorio del personale dipendente del Consiglio Regionale della Campania -già rilevati nella decisione di parifica del rendiconto 2013 ed oggi nuovamente segnalati dalla Procura Regionale- debbano essere sottoposti al vaglio della Consulta, per le ragioni e nei termini da specificare in apposita ordinanza collegiale”. “In merito al regime di corresponsione delle risorse variabili destinate alla produttività – aggiunge la sezione-, gli istituti economici e contrattuali che afferiscono all’individuazione e alla gestione delle risorse destinate ad alimentare il salario accessorio, a fortiori alla luce di un modificato impianto ordinamentale che consegue all’interpretazione del principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria di cui al punto 5.2 dell’allegato 4.2 al d. lgs. n. 118/2011, costituiscono problematiche suscettibili di determinare inevitabili ricadute sulla tenuta degli equilibri economico-finanziari degli enti”.

 

 

L’AVVOCATO AGOSTO: “ATTI ALLA PROCURA DELLA CORTE DEI CONTI” – “Al di là dei proclami del Governatore campano, la Corte dei Conti sezione regionale di controllo della Campania, con decisione dello scorso 17 settembre, ha parificato parzialmente e con riserva i rendiconti regionali 2015 e 2016”. Così l’avvocato amministrativista Oreste Agosto, che ha denunciato pubblicamente le note dolenti evidenziate dalla Corte dei conti.
“Emergono delle criticità in ordine alle risultanze di cassa per l’assenza di monitoraggio dei vincoli di cassa. La regione – afferma il professionista – è rimasta inadempiente rispetto ai principi di contabilità di cui al D.lgs. n. 118/2011. Per quanto riguarda le spese illegittimamente finanziate, le perdite relative non sono state parificate dalla Corte dei Conti perché le spese non potevano essere finanziate, coperte, ed autorizzate senza violare l’articolo 119 della Costituzione.
Per tali criticità, la Corte dei Conti, sezione di controllo ha trasmesso gli atti alla Procura regionale per la Campania, sottintendendo quindi l’esistenza di un danno erariale”. Relativamente al trattamento accessorio del personale del consiglio regionale, Agosto sottolinea che “la Corte dei Conti ha sollevato questione di legittimità costituzionale delle leggi regionali di bilancio che istituiscono e legittimano la spesa. Trattasi di due fondi previsti per il personale comandato o distaccato nelle strutture politiche e per il personale di ruolo del Consiglio regionale”.
“Il trattamento accessorio di detti dipendenti, secondo la Corte – aggiunge-, determina forti perplessità sulla competenza del legislatore regionale e sostanzia una irragionevole forma di aumento retributivo per tutti i dipendenti assegnati alle strutture politiche del Consiglio regionale. Si è creata una nuova figura apicale, i coordinatori amministrativi, con trattamento economico equiparato a quello dei dirigenti. La Corte ha rilevato l’incompatibilità della costituzione e del finanziamento dei fondi per i dipendenti in relazione al vigente sistema legislativo del trattamento economico dei dipendenti pubblici”.
“Come è noto il trattamento economico dei dirigenti e del personale – spiega Agosto – è compreso nella materia dell’ordinamento civile, di esclusiva competenza statale ai sensi dell’articolo 117 della Costituzione, per cui sono illegittime le norme regionali in contrasto con la citata norma.Di conseguenza la disciplina del finanziamento e dei presupposti di alimentazione degli stessi e la loro erogazione è riservata alle leggi dello Stato ed alla contrattazione collettiva nazionale”.
Per gli anni 2015 e 2016, “la materia è stata disciplinata – avverte l’avvocato – con le delibere dell’ufficio di Presidenza della Regione Campania.A dire della Corte, si tratta di un inutile dispendio di risorse pubbliche con distribuzione “a pioggia”. Il fondo del trattamento accessorio è in definitiva costituito ed alimentato in modo illegittimo per violazione della riserva assoluta, che assegna alla legge statale ed alla contrattazione collettiva la competenza in materia.Tale assegnazione di fondi aggiuntivi ha innegabili riflessi negativi sugli equilibri della finanza pubblica regionale e sulla sostenibilità del debito”.
Agosto chiosa: “La regione Campania, in definitiva, ha legiferato in materia riservata alla competenza legislativa esclusiva statale, determinando un aumento sensibile della spesa regionale. Si attende la decisione della Corte Costituzionale”.

Gianmaria Roberti

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